TRASACCO. Con lettera inviata al Commissario Delegato per la Ricostruzione e alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti, nonché al Sindaco, i Consiglieri di Opposizione di Trasacco hanno comunicato le proprie preoccupazioni circa la sicurezza dei bambini frequentanti la Scuola Materna di via Roma.
“In varie occasioni abbiamo chiesto al Sindaco per quale motivo”, annuncia il consigliere comunale Francesco Capriotti, in qualità di capogruppo consiliare di minoranza, “dopo aver ottenuto 1.405.000 euro di finanziamento regionale per l’adeguamento sismico/ricostruzione della Scuola Materna, abbia invece scelto di utilizzare quei fondi per l’ampliamento della Scuola Media, finalizzato all’accorpamento delle classi della Scuola elementare.
Dalle perizie asseverate allegate alla richiesta di finanziamento del 2011, infatti, si possono trarre preoccupanti conclusioni sulla adeguatezza sismica della struttura adibita a Scuola Materna: conclusioni che se nel 2011 giustificavano la richiesta di finanziamento alla Commissione per la Ricostruzione, oggi, a più di 3 anni di distanza, giustificherebbero un ancor più cauto utilizzo dei fondi ottenuti, oltre che una giusta premura istituzionale volta ad informare i genitori in modo trasparente ed esaustivo.
Invece la Maggioranza già a dicembre 2012 con infondata e immotivata fiducia nel futuro sismico di Trasacco, deliberava di utilizzare quei fondi per altro scopo. Oggi, nonostante non siano di fatto pervenuti gli esiti ufficiali delle indagini di vulnerabilità sismica recentemente condotte su tutte le strutture scolastiche comunali, la stessa Maggioranza continua a giustificare e sostenere quell’atto affermando che la Scuola Materna è “la più sicura” delle scuole trasaccane.
Ce ne compiacciamo, ma per il bene dei più piccoli non possiamo accontentarci di mere parole.
E quando anche i risultati delle recenti indagini sismiche le confermassero, resterebbe a questa Giunta l’onere di giustificare l’utilizzo di fondi , allora, indebitamente ottenuti.
Non vogliamo vittime inconsapevoli.
Non desideriamo utilizzare fondi indebiti.
Per questo abbiamo pertanto sollecitato il parere delle competenti autorità”.