Il Comitato cittadino “A tutela di Celano- Acqua nostra”, che spinto da moltissimi cittadini si è dovuto interessare anche alla vicenda Raccolta differenziata a Celano, recrimina sul comportamento dell’amministrazione comunale di Celano la quale, benché abbia ricevuto serie proposte alternative al “Porta a Porta”, preferisce accelerare sull’imposizione alla cittadinanza di metodi di differenziazione del pattume ormai superati e che, in moltissime città italiane e europee, stanno lasciando il posto ad innovazioni tecnologiche che vanno a beneficio della gente e della stessa raccolta differenziata.
Il tentativo dell’amministrazione comunale è quello di voler mettere di fronte al fatto compiuto i cittadini, obbligandoli ad accettare scelte che hanno nel loro futuro il fallimento del sistema e che rischiano di far diventare gli anfratti e le strade di Celano una discarica a cielo aperto.
La soluzione di lasciare i cassonetti per un ulteriore periodo era accettabile, ciò che non è accettabile e la loro definitiva rimozione fatta nel tentativo malcelato di obbligare i celanesi a fare la differenziata attraverso il “Porta a Porta” nonostante la contestino, come hanno dimostrato in questi giorni esponendo fuori dalle loro abitazioni pochissimi cestelli.
Non si capisce a cosa giova una accelerazione che non permetterà il confronto di idee che potrebbero essere egualmente risolutive e maggiormente condivise dalla popolazione. Questa fretta e queste accelerazioni cominciano a destare qualche sospetto tra i più; sospetto che sarà oggetto di approfondimento attraverso l’esame della documentazione amministrativa prodotta. Dalla ditta che ha realizzato l’idea progettuale, proposta e protocollata al Comitato dal Comune, è giunta nei giorni scorsi anche la specifica dei costi relativi alla gestione dell’impianto innovativo per la raccolta del materiale differenziato attraverso i cosi detti “Cassonetti intelligenti”.
Dagli atti giunti all’attenzione del Comitato si evince che tra le cifre sborsate a Celano per la differenziata (1.200.000 di euro all’anno) e quelle sostenute da un comune del veronese di 10.500 abitanti (come Celano) si registra una enorme differenza (520.000 euro all’anno). Il Comitato, per meglio divulgare il sistema proposto e i costi relativi, ha indetto una assemblea cittadina per venerdì 4 ottobre alle ore 21,00 presso l’aula consiliare dove, insieme al sindaco e alle forze politiche, si cercheranno soluzioni più consone alle esigenze dei celanesi. Tutti sono invitati a partecipare per dire la loro liberamente.