AVEZZANO. “La città è un dedalo di strade, di voci, di vibrazioni, di sedimenti e di segni. Percorro lingue, cammino nella mia memoria, mi scompongo in immagini. Il tempo si addensa, si aggruma, si sfalda, si scioglie, ripete se stesso variando logiche e sensi”. E’ così che Gabriele Ciaccia presenta “Drammaturgie visioni 2013”, il Festival di teatro, arte e ricerca, in scena, questa sera e domani, alle 21, al Teatro dei Marsi. Ciaccia è il direttore artistico della due giorni, organizzata dall’associazione teatrale Teatro dei colori.
Questa sera, sul palco, Simona Generali in “Molly Bloom”, un monologo interiore, liberamente tratto dall’Ulisse di James Joyce. Con la regia di Simona Generali, le musiche originali di Giacomo Mezzani e la supervisione di Bruno Rizza, calcherà la scena un flusso ininterrotto di oltre quaranta pagine, che conta due soli segni di punteggiatura.
A seguire Muta Imago, “In Tahrir”, radiodramma con Chiara Caimmi e Riccardo Fazi, con la regia di Claudia Sorace, la drammaturgia e il suono di Riccardo Fazi, la consulenza di Edmondo Gintili, la direzione tecnica di Maria Elena Fusacchia e la residenza artistica Kollatino Underground. Siamo al Cairo, in Piazza Tahrir, il due febbraio del 2011.
La giornata più importante della rivoluzione egiziana. Un racconto istintivo e frammentato si sovrappone fino a sostituirsi a quello dei canali ufficiali. Il racconto di una giornata particolare, vista dal basso di una piccola storia.
Domani sera arriva, invece, sulla scena, il bello e introspettivo Lino Guanciale, attore di origine avezzanese, rimasto negli anni, sempre legato alle produzioni del Teatro dei Colori. Guanciale sarà protagonista del monologo “Cadrà dolce la pioggia”, Frames from Bradbury, con la regia e drammaturgia di Valentina Ciaccia e la tecnica di Roberto Santavicca.Un racconto costruito per frammenti, un viaggio fatto di immagini spazzate, dentro e fuori il mondo di Ray Bradbury. Un remix di testi del maestro della fantascienza classica, che ci ha insegnato a guardare al futuro con gli occhi velati dalla nostalgia del passato. Sulla scena semplici tagli di luce costruiscono uno spazio immateriale, tramite l’uso di tecnologie antiche e di elementi naturali, come l’acqua, la sabbia e le foglie.
A seguire, Gruppo e Motion, in “Trash…endentale”, danza contemporanea con Mariella Celia. La regia e la coreografia è di Francesca La Cava, sound design e live electronics di Simone Pappalardo. Poi il gruppo di ricerca musicale Stochastic resonance con “Supersimmetry”, musica e live electronics degli artisti Ynaktera e BinaryCodedBrain. A concludere l’opera di videoinstallazione Foyer superiore, di Francesco Ciavaglioli, dal titolo “Pretty little town- video loop 3’ ”. (m.t.)