AVEZZANO. Carcere San Nicola aperto alla formazione professionale per dare ai detenuti una chance di reinserimento nella società al termine della pena. L’Opportunità è stata offerta da un patto di solidarietà sociale tra Istituzioni e scuole. Comune, Casa circondariale, Centro territoriale di formazione permanente n. 2 di Avezzano e Istituto professionale alberghiero dell'Aquila, in linea con le leggi dello Stato mirate a favorire la “carcerazione attiva”, hanno siglato un protocollo d'intesa a Palazzo di città che apre le porte della formazione nel campo dell'eno-gastronomia ai detenuti.
Nell’aula dedicata alla scuola all'interno del carcere, una decina di reclusi (che si trovano nella condizione giusta per poter accedere al corso di formazione triennale) potranno rimettersi in gioco per acquisire la qualifica di addetto alla cucina. Un primo passo verso i piani alti dell'enogastronomia. L'accordo dà il via alla selezione dei partecipanti in ambito locale, regionale o nazionale attraverso il provveditorato del Ministero della Giustizia. La scuola apre i battenti a novembre.
«L'intesa mirata a dare un'opportunità di riscatto sociale a chi ha commesso uno sbaglio, in particolare ai giovani» afferma il sindaco Giovanni Di Pangrazio «rappresenta la strada giusta per riscoprire il senso comune e fare qualcosa di concreto e utile per la società e la collettività».
Obiettivo centrale del progetto formativo la qualifica di addetto alla cucina. «La rieducazione» ha spiegato il direttore del carcere Mario Silla «è lo spirito cardine per il reinserimento dei detenuti nel tessuto sociale. Questa intesa, frutto di un ottimo gioco di squadra, va nella direzione giusta, poiché l'attestato di qualifica, darà ai detenuti la possibilità di lavorare, una volta tornati in libertà».
La sfida del percorso di formazione professionale nasce da un corso di cucina per i detenuti che ha ottenuto ottimi risultati: «Il passaggio successivo, a conferma che la formazione è sempre possibile, a qualsiasi età» aggiunge il dirigente scolastico-coordinatore del centro di formazione permanente per adulti, Claudia Scipioni «è stato quasi naturale. Ora la sfida è diventata più avvincente poiché alla parte formativa si sono aggiunti elementi di carattere sociale». Sullo stesso tasto ha battuto anche il dirigente dell'istituto alberghiero “L. da Vinci–O. Colecchi” dell’Aquila, Domenico Evangelista: «La finalità sociale del progetto, che vede operare in stretta sinergia e unità d'intenti Istituzioni e scuola, ha una valenza altissima. Per il nostro istituto, che conta oltre 200 ragazzi della Marsica, operare ad Avezzano è un dovere e un piacere».
Il percorso di formazione professionale per i detenuti durerà dal novembre 2013 al maggio 2014 e prevede 16 ore di lezioni settimanali di teoria e pratica con esame di idoneità finale.