PESCINA. Ieri sera Pescina si è tinta di rosso. Rosso come il simbolo della lotta alla violenza contro le donne. Un corteo silenzioso e dimesso, circa un migliaio di persone, ha ricordato così Fatime e Senade Selmanaj, madre e figlia vittime della brutalità umana, uccise barbaramente lo scorso 16 ottobre, di fronte ad un discount, dall’uomo della loro vita, un marito, un padre.
L’intera comunità ha raccolto l’invito dei giovani, supportati dall’amministrazione comunale, dal sindaco Maurizio Di Nicola e da tutte le associazioni locali tra cui la Pro loco, l’associazione culturale “Il Laboratorio”, l’Avis, la Croce Rossa, la Misericordia, la Protezione Civile, l’Unitalsi e l’Ana.
Il fiume rosso, stretto nel ricordo delle due donne, accompagnato dai 5 fratelli di Senade Selmanaj, è partito dall’abitazione della famiglia, per poi raggiungere il luogo dell’omicidio. Lì, don Giovanni Venti e don Michele Saltarelli hanno rivolto una preghiera alla Madonna, a cui la famiglia Selmanaj è devota, invitando le persone ad un minuto di raccoglimento.
Infine, il corteo si è riunito in Piazza Mazzarino alla presenza del vicesindaco di Avezzano Nando Boccia e del vicesindaco di Gioia dei Marsi, Emiliana Longo, legale dei fratelli Selmanaj.
È seguita la proiezione di un filmato, realizzato da Francesca Fata, che ha commosso l’intera popolazione.
Claudia Cardilli