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Prevenzione dell’uso di fumo, droga e alcol, un nuovo metodo sviluppato dalla Asl 1

L’Azienda sanitaria provinciale aderisce ad “Unplugged” un nuovo metodo di prevenzione europeo dedicato agli adolescenti


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AVEZZANO. Porta il timbro dell’Europa il nuovo metodo “Unplugged” recepito e praticato dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per la prevenzione contro fumo, droga, alcol, rivolto agli studenti della II media.

 

Via i vecchi schemi, le prediche accademiche: a scuola entrano in scena, con l’intervento di docenti -  formati preventivamente da operatori e psicologi della Asl 1 - giochi di situazione, brainstorming, osservazioni e analisi (role-playing), discussioni di gruppo. Così l’azienda sanitaria, utilizzando l’innovativo metodo, messo a punto da ricercatori europei, in collaborazione con le Università di Torino, Novara e L’Aquila, cambia l’approccio alla prevenzione. I risultati sui giovani, soprattutto in termini di cambiamento degli stili di vita, sono garantiti perché il metodo è ampiamente verificato sul piano dell’efficacia.

 

La Asl, nei giorni scorsi, ha messo in atto questo progetto, giunto alle terza edizione, puntando proprio sulla formazione dei docenti che anche quest’anno saranno chiamati ad attuare, in classe, la nuova tecnica. Al progetto, riguardante tutta l’Azienda sanitaria provinciale, hanno aderito quest’anno 13 docenti delle scuole Medie di Avezzano e Marsica, che hanno seguito un programma didattico, full-immersion di 20 ore, tenuto dagli operatori Asl.

 

L’originale metodica di prevenzione è stata illustrata agli insegnanti durante il corso svoltosi ad Avezzano nei locali della Comunità Montana Montagna marsicana. Hanno tenuto le lezioni la dottoressa Daniela Franchi, referente aziendale del Servizio Igiene, il dottor Massimo Di Carlo del Sert di Avezzano e la dottoressa Maria Graziani, Servizio Igiene dell’Aquila.

 

Il programma si compone di 12 step che tendono a sviluppare la capacità critica dei ragazzi su problemi e situazioni, facendo emergere le abilità personali e sociali. L’obiettivo è quello di correggere errate convinzioni dei ragazzi e migliorarne le conoscenze sui rischi di sostanze stupefacenti, tabacco e alcol.

Oltre all’Italia il progetto unplugged, proprio per la sua efficacia ormai certificata, viene attualmente condotto in Belgio, Germania, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia.

 

La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, una delle più sensibili nel recepire il progetto e nel coinvolgere gli insegnanti, in due anni ha insegnato la tecnica a 26 docenti che, a loro volta, l’hanno attuata a beneficio di 450 studenti della Provincia di L’Aquila.

 

«Uno degli aspetti più importanti del programma» sottolinea la dottoressa Franci «è che, se interamente attuato, ha la capacità di ritardare nei ragazzi il passaggio dall’uso occasionale di droghe, tabacco o alcol ad una eventuale fase successiva caratterizzata da un uso stabile delle sostanze. Questo ritardo ha un valore cruciale perché riduce di molto le probabilità che i giovani diventino consumatori abituali di sostanze». «L’iniziativa» conclude la responsabile «consente inoltre ai docenti di sperimentare modalità comunicative nuove per facilitare l’approccio didattico nel duplice aspetto cognitivo ed emotivo».