AVEZZANO. “L’incontro di Rieti si dovrà giocare come se fosse una finale, perché un’eventuale sconfitta, pur non compromettendo in modo irreparabile il cammino verso la salvezza, renderebbe comunque difficile il resto della stagione”. questo è quanto era stato detto dall’Autosonia Avezzano Rugby, alla vigilia della partita di domenica.
Così, domenica pomeriggio, i ragazzi della presidente Sonia Sorgi si sono presentati in terra laziale con l’intento dichiarato di portare a casa l’intera posta in palio. Alla fine di 80 minuti di dura battaglia su un campo al limite della praticabilità, i marsicani sono riusciti ad imporsi con il punteggio di 8 a 3.
Il successo dei gialloneri è stato frutto di una maggior determinazione e, finalmente, di quella fame di vittoria che mancava da lungo tempo. Il terreno pesante e l’importanza dell’incontro hanno condizionato molto la partita ed i due 15, pur affrontandosi senza nascondersi, nei primi minuti non sono riusciti a superarsi. Infatti il gioco è ristagnato nei 40 metri centrali e solo di tanto in tanto si è potuto assistere a qualche fiammata di una o dell’altra squadra.
Il reparto di mischia avezzanese ha dimostrato una netta superiorità e, da una ripartenza della seconda linea Leonardo Mancini, che ha fornito un perfetto assist al compagno Luca Farina, è scaturita la prima ed unica meta del match.
I gialloneri hanno controllato la partita senza mai rischiare e solo qualche errore in fase di finalizzazione ha negato la realizzazione di altre segnature.
Un calcio piazzato di Roberto Lanciotti, a dieci minuti dal fischio finale, ha portato la formazione avezzanese a distanza di sicurezza e solo una punizione a tempo scaduto ha consentito ai reatini di incamerare un utile un punto in classifica.
Molta soddisfazione nelle parole del coach Fabio Andreassi: «Finalmente una partita giocata all’altezza delle potenzialità della mia squadra. Tutti sono stati concreti ed hanno dimostrato che, se si vuole, i risultati si ottengono. Ho notato sia negli allenamenti settimanali che nell’arco degli ottanta minuti giocati una gran voglia di sacrificio ed un sostegno continuo, finalmente ho visto una squadra nel vero senso della parola». «Si deve continuare a crescere» prosegue il mister «sia nel gioco che nella condizione mentale, sicuramente questa vittoria è stata una grande iniezione di fiducia. Mi spiace solo constatare che il Rieti, pur essendo una buona squadra, ha dovuto far ricorso a piccoli escamotage che il regolamento consente, per impedirci di esprimere al meglio il nostro gioco di mischia. Mi riferisco al fatto che i padroni di casa sono arrivati a non avere più giocatori di prima linea ed hanno costretto l’arbitro, fin dal 30° del primo tempo, ad applicare le mischie “no contest”».
«Secondo una mia personale visione di questo sport» conclude Andreassi «bisognerebbe giocare sempre, cercando di dare il meglio, prescindendo dal risultato finale».