AVEZZANO. Anche Cgil e Cisl intervengono sulle vicende legate al Consorzio acquedottistico marsicano. In particolare sono le sigle sindacali di Filctem-Cgil e Femca-Cisl della provincia dell’Aquila a far sentire la loro voce, in quanto preoccupate per i mancati adempimenti conseguenti alla decisione dell’assemblea del CAM, in particolare per la mancata convocazione del consiglio di sorveglianza.
«Come da statuto» ricordano Cgil e Cisl «il consiglio di sorveglianza esprime parere vincolante sugli indirizzi del consiglio di gestione per l’assegnazione delle deleghe all’amministratore delegato, inoltre l’impegno assunto in sede assembleare era quello di mantenere il consiglio di gestione con i componenti non decaduti sino a giugno, e ciò per garantire la funzionalità della società in attesa del ritorno a modelli di gestione tradizionali (cda e/o amministratore unico) e l’avvicendamento dei membri dello stesso consiglio di sorveglianza, come condiviso da tutti i sindaci in assemblea».
«La volontà del sindaco di Avezzano, da sempre favorevole a un modello di governance tradizionale» commentano «appare sempre più orientata a creare assetti funzionali alle esigenze dello stesso sindaco, ma non pare in grado di dare efficienza, certezza e stabilità a una società che solo grazie ai lavoratori sta garantendo un servizio pubblico essenziale».
«Dunque» dichiarano i rappresentanti sindacali «qualunque scelta che determinasse un aumento dei costi per indennità o per l’assunzione di un altro direttore generale a 150 mila euro l’anno, o che comunque esponesse la società a incertezze inaccettabili, non potrà che indurci a chiedere l’immediato intervento del Prefetto, dal momento che decisioni unanimi assunte con le formalità di legge vengono in qualche modo ridiscusse e disattese da chi se n’era fatto garante».
Filctem-Cgil e Femca-Cisl, in coerenza con quanto hanno sempre sostenuto, nel caso si venga meno a quanto deliberato, chiedono che la società ritorni immediatamente al modello tradizionale, con amministratore unico indennizzato nei modi di legge, adempiendo alle norme che regolano la materia. Si dicono poi in attesa dell’immediata operatività alla società acquedottistica, «certi che il sindaco di Avezzano non venga meno agli impegni assunti, formalmente e unanimemente deliberati da tutti i sindaci marsicani con la sola astensione del comune di Collelongo».