AVEZZANO. Mohammed Arroubi, 31enne marocchino residente a Luco dei Marsi, è stato arrestato dal personale della Squadra Mobile dell’Aquila, quale personaggio principale coinvolto nell’operazione Karkouba, conclusasi lo scorso 3 luglio con 27 ordinanze di custodia cautelare.
Arroubi, rifugiatosi in Marocco, si è presentato spontaneamente negli uffici del Commissariato di Avezzano, accompagnato dall’avvocato Mauro Ceci del Foro dell’Aquila e successivamente è stato tradotto nel carcere di San Nicola.
Gli investigatori della sezione antidroga della Squadra Mobile del capoluogo, coordinati dalla D.D.A di L’Aquila, hanno scoperto che il marocchino era a capo di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, operativa a Luco dei Marsi e radicata sul territorio con ruoli ben definiti e collaudati nel tempo.
In particolare l’uomo reperiva droga da diversi suoi connazionali per poi portarla nella sua abitazione di Luco dove preparava le dosi, unitamente alla moglie Khatima Bricha, marocchina già arrestata il giorno stesso dell’operazione. Una volta pronta, immetteva la droga sul mercato locale, avvalendosi della collaborazione del fratello, del cugino, del nipote e di altri connazionali, i quali avevano il ruolo di prelevare le sostanze dall’abitazione di Arroubi e venderle in strada. La vendita avveniva anche attraverso appuntamenti telefonici con i vari acquirenti, che specificavano la quantità da acquistare e ne concordavano il prezzo. L’incontro avveniva poi in alcuni luoghi del paese come bar, parcheggi, nei pressi di ristoranti o in stradine ben precise, nei quali il venditore si recava dopo la telefonata del capo.
L’attività criminale è stata ricostruita dal mese di aprile al mese di settembre del 2012. In questo periodo sono stati individuati ed identificati tutti i membri del sodalizio criminale, anche se sono ancora ricercati i due fratelli di Arroubi, sfuggiti alla cattura.