L'Amministrazione di Avezzano chiede una svolta nelle politiche regionali per l'ambiente. Il presidente delle commissione ambiente del Comune, Crescenzo Presutti, attacca direttamente l'esecutivo regionale che ha destinato soltanto 70 milioni di euro per la depurazione delle acque dell'intero Abruzzo, mentre spende ben 105 milioni di euro per la realizzazione di pochi chilometri di una nuova strada: “la giunta Chiodi – scrive Presutti - chiede all'Unione Europea la proroga per abbattere l'inquinamento dei fiumi e riportare la qualità delle acque a buoni livelli. Gli investimenti vanno bene, ma la priorità e' soltanto una: la tutela delle acque e dell'ambiente in cui viviamo. Basta con opere che consumano suolo e distraggono risorse utili alle bonifiche”. Insomma meno cemento ed asfalto e più depuratori, opere indispensabili per la salute dei cittadini oltre che per l'esercizio dell'agricoltura. In effetti l'irrisolta questione della depurazione delle acque è di particolare rilevanza per Avezzano e la Marsica, che investe nel successo della filiera agro-alimentare locale - che già conta oltre 10mila addetti e realizza il 25% del PIL regionale di settore - buona parte delle proprie speranze di sviluppo futuro e di creazione di nuovi posti di lavoro. Ed a scatenare l'ira di Presutti non solo le briciole destinate alla depurazione, ama anche l'annuncio elettorale della realizzazione di un altro pezzetto della superstrada L'Aquila-Amatrice. Un cantiere infinito come la Salerno-Reggio Calabria che dura da decenni e non si sa quando vedrà fine.
“L'ambito territoriale marsicano – sottolinea Presutti -, un'area dove l'inquinamento delle acque ha raggiunto livelli inaccettabili, anche per la mancata attivazione di alcuni depuratori finiti da anni ma mai attivati dagli enti gestori ne riceverà soltanto 7 [milioni di euro, ndr]. Avezzano a causa delle pessime gestioni del passato è stato costretto a vietare l'irrigazione, mentre la Regione, sollecitata dal Sindaco a dirimere la lite sulla gestione del nuovo depuratore di Avezzano tra Ato e Consorzio industriale per consentire l'avvio dell'impianto, pronto il 22 marzo, ha fatto l'esatto contrario deliberando, in barba alla legge nazionale, l'affidamento della gestione all'Arap. Sembra quasi che ci sia una regia per danneggiare i cittadini e l'economia della Marsica, che trae linfa vitale dal settore agricolo del Fucino”.
A questo punto, dopo la reiterata assenza e totale disattenzione della Regione a guida Chiodi, il Comune di Avezzano, preoccupato per la salute dei cittadini e la sorte di migliaia di agricoltori, chiede l'intervento del Prefetto, che per legge potrà esercitare i poteri sostitutivi e mettere fine al vergognoso scaricabarile in atto tra gli Enti preposti per legge alla depurazione delle acque. Speriamo bene.
Mister X