Si avvicinano le elezioni regionali di maggio, è tempo di candidature ma pure di consuntivi dopo cinque anni di Goveno regionale a guida Gianni Chiodi. Un consuntivo di particolare rilevanza, dato che il Presidente uscente sarà quasi sicuramente ricandidato per la coalizione di centro-destra.
Un consuntivo, quello della Giunta Chiodi, negativo per l'Abruzzo e particolarmente negativo per la Marsica. All'atto del suo insediamento, il Presidente uscente aveva promesso una serie di riforme che avevano suscitato la speranza, nella nostra comunità, che si sarebbero finalmente risolti annosi problemi che impediscono a questa terra di esprimere le sue enormi potenzialità. Ed invece sono saltate tutte le riforme previste nei cinque anni e mezzo di legislatura, dato che l'Abruzzo ha dovuto subire pure un prolungamento forzato della medesima.
Nel carrello delle troppe riforme insoddisfatte, spicca la mancata realizzazione dell'importantissima riforma dei trasporti regionali, sia per la mancata approvazione della società unica (derivante dalla fusione dei tre attuali vettori regionali ARPA, GTM e Sangritana), sia per la mancata apertura del corridoio verso l'Est europeo per il tramite del Porto di Ortona. Si tratta di una riforma assolutamente strategica per il nostro territorio di frontiera, baricentrico tra Ovest/Est e Nord/Sud, che se fatta avrebbe permesso alla Marsica di poter contare di un sistema di trasporti efficiente, integrato, intermodale e proiettato verso i paesi emergenti dell'Est europeo, facendo di Avezzano il naturale “snodo logistico” tra Roma e le rotte Adriatiche. Con tutto ciò che ne sarebbe conseguito in termini di movimentazione di persone, merci e nuove attività produttive. Ed invece nulla di fatto, a parte un mare di chiacchiere, come nulla di fatto per quanto per l'Interporto di Avezzano, una struttura di fondamentale importanza logistica, più volte inaugurata ma mai aperta.
Nulla di concreto ancora sulla riforma del “ciclo idrico integrato”, e ne sanno qualcosa gli agricoltori locali che temono per l'andamento dell'annata agraria, dato che i depuratori funzionano male quando funzionano, le acque reflue non possono essere utilizzate a scopi irrigui e la Regione sulla questione ha creato solo confusione.
Nulla di fatto per la riforma dei tre centri di ricerca applicati all'agricoltura, che avrebbe dovuto proiettare il Crab di Avezzano, un centro di eccellenza sulle biotecnologie, nel campo del trasferimento dell'innovazione al settore agricolo, importantissimo per il futuro della Marsica.
Nulla di concreto sulle politiche per lo sviluppo, dove la Regione continua ad operare in maniera scoordinata e disordinata, senza quell'Agenzia unica che avrebbe dovuto assorbire le competenze delle tre attuali società (Fira, Abruzzo Sviluppo, Sviluppo Italia Abruzzo). Ed abbiamo ancora cinque ATER, cinque Consorzi di bonifica, nessuna nuova legge sul riordino dell'urbanistica, nessun provvedimento rilevante sull'edilizia....
Un lungo elenco, quello delle incompiute dalla Giunta Chiodi, che non riusciamo ad esaurire
con un solo intervento. Dovremo tornarci purtroppo, perché anche sulla Sanità c'è molto da dire e da ridire, per non parlare dello stato pietoso dei trasporti ferroviari e, più in generale, sulla totale mancanza di un progetto organico di sviluppo per il nostro territorio, dove troppe aziende sono in crisi ed i giovani iniziano ad andare via, compresi i giovani talenti.
Cinque anni di esecutivo Chiodi, in sintesi una grande delusione per la Marsica. Si può cambiare.
Mister X