Quella del paventato taglio degli organici dei Vigili del Fuoco di Avezzano è una vicenda incredibile, senza alcuna logica. Se si leggono i documenti ufficiali, in effetti, si comprende che si tratta di una vicenda tutta politica. Non è una questione di logica gestionale, né di riorganizzazione del servizio sul territorio, né ci sono numeri che giustificano tecnicamente la scelta scellerata del Governo di procedere al ridimensionamento del distaccamento marsicano dei Vigili del Fuoco. Lo dice bene il Sindaco di Avezzano, Di Pangrazio, che sulla vicenda sta conducendo una dura battaglia insieme a tutti i sindaci della Marsica, al sindacato di categoria Conapo, a Rete Imprese Italia, a Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio. “La giusta classificazione del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Avezzano è senza ombra di dubbio nella categoria Sd4, (ovvero 46 unità)” - dice Di Pangrazio - “ed ora vogliamo incontrare urgentemente il Governo per fare definitiva chiarezza. I minacciati tagli sono ingiustificabili ed ingiustificati, sulla base dei numeri e del buon senso”. In effetti i numeri parlano chiaro, come pure chiaro appare lo scivolone del Governo. Il Ministero deve spiegare perché non vengono toccati altri distaccamenti che fanno annualmente un numero di interventi ben inferiore ai 2.207 dei Vigili del Fuoco di Avezzano. Un taglio ancora meno giustificabile se si considera, oltre all'enorme numero di interventi, anche il fatto che la Marsica è area sismica di primo grado ed ha un territorio di quasi 3mila Kmq. Un cittadino di uno qualsiasi dei 37 comuni marsicani non può certo permettersi, in caso di emergenza, l'arrivo dei Vigili del Fuoco dall'Aquila o da altra località.
“Insieme ai sindaci della Marsica, alle associazioni di categoria ed al sindacato Conapo” - continua Di Pangrazio - “ho chiesto un incontro urgente al Governo per illustrare i dati reali relativi all'attività svolta dai nostri Vigili del Fuoco, numeri che testimoniano la necessità di mantenere sul territorio un organico di almeno 46 unità. Il Ministro Alfano ci deve spiegare perché i quasi 150mila cittadini della Marsica, sparsi in 37 comuni, devono essere ingiustamente penalizzati rispetto ad altri territori che registrano un numero di interventi dei Vigili del Fuoco ben inferiori ai nostri”.
Eh già, aggiungiamo noi, il Governo dovrà spiegarlo. O si tratta solo di scelte “politiche” senza alcun fondamento logico? Il sospetto cresce, la protesta pure. La Marsica non attende, e va a Roma.
Severino Bastone