AVEZZANO. Si avvicina la festa della Madonna di Pietraquaria e il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, per conciliare la secolare tradizione dei falò con la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, ha stabilito regole precise per l’accensione dei fuochi.
Saranno quindi pire ecologiche quelle che riscalderanno Avezzano tra qualche giorno. La decisione del primo cittadino è stata presa in perfetta sintonia con la VI commissione consiliare e le associazioni ambientaliste, e le precise regole sono riportate su un’apposita ordinanza condivisa anche dal Prefetto: le cataste destinate alla combustione, fino alle ore 10 del 26 aprile, non dovranno superare il metro e mezzo di altezza e quelle fuorilegge, contenenti rifiuti inquinanti, saranno immediatamente rimosse.
«Quella splendida tradizione in onore della Madonna di Pietraquaria va riportata alle buone abitudini dei nostri antenati» afferma l’assessore all’ambiente Roberto Verdecchia «quando per onorare la Patrona della città le cataste erano formate da fascine di rami secchi. Pneumatici, plastica, vecchi mobili, taniche, barattoli di vernice e rifiuti speciali possono essere smaltiti nei centri di raccolta di via Nuova e Valle Solegara. La consegna è gratuita, non si inquina l’ambiente e non si rischiano sanzioni».
Cataste basse, quindi, per consentire alle forze di Polizia locale di effettuare i controlli e, in caso di violazione dell’ordinanza sindacale, di far entrare in azione la task-force del Comune per rimuovere i falò fuorilegge, con la possibilità di accedere, straordinariamente, anche sui siti privati.
L’obiettivo dell’ordinanza è quello di impedire le pericolose combustioni di prodotti nocivi, nascosti sotto rami secchi o frasche, che potrebbero liberare nell’aria sostanze tossiche. Gli organizzatori dei fuochi, previa presentazione di domanda agli uffici preposti, una volta autorizzati, potranno innalzare le cataste di legno oltre il metro e mezzo, solo dopo le ore 10 del 26 aprile.