Non ci sta il sindaco di Aielli a passare come colui che ha elargito denaro dalle casse pubbliche al compagno della figlia. Dopo l’intervento de Le Iene che gli chiedeva di giustificare la parcella di circa novemila euro lordi pagata dal Comune all’ingegner Di Marco, prossimo futuro genero, in una lunga conferenza stampa ha spiegato che si tratta di «una tempesta in un bicchier d’acqua». L’ingegnere aveva redatto il progetto di rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione poi presentato per avere il finanziamento, il Ministero delle Infrastrutture non lo ha finanziato ma il compenso è stato comunque liquidato con delibera comunale. Di Censo ha detto di non sopportare «l’aggressività, l’arroganza, la scorrettezza e i metodi da teppisti usati nei miei confronti, non sono omofobo e non sopporto le irruzioni da squadristi. Visto che non ho studiato a Oxford, a botta rispondo con botta e quando ho chiamato la polizia che li ha identificati sono andati via con la codina tra le gambe». Di Censo ha ricordato come il futuro genero in questione abbia lavorato più volte gratis a diversi progetti per il Comune e ha passato la palla del giudizio sul suo operato ai cittadini visto che «rimaniamo saldi al comando del nostro paese per un altro anno di legislatura e ci saremo anche per i prossimi cinque anni a venire. Poi dello sparuto gruppo di personaggi di Aielli che sono mestatori, falliti e fancazzisti non me ne frega niente». Di Censo dice di avere dalla sua la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica del suo paese, anche alla luce delle molte opere e dei cantieri realizzati dalla sua amministrazione con un’attenzione particolare a non mettere le mani nelle tasche dei cittadini e risparmiando risorse con il taglio delle consulenze esterne.
Direttore