Da ieri un nuovo tormentone accompagna la corsa verso le elezioni regionali del prossimo 25 maggio: gli ufo.
La rivalutazione del territorio, il rilancio dell’economia, lo sviluppo, la tutela dell’ambiente, la creazione di nuovi posti di lavoro, tutto scalzato dalla frase pronunciata dal candidato di centro sinistra Luciano D’Alfonso durante un’intervista ad una tv regionale: «Difenderemo l’Abruzzo dall’invasione degli ufo perché ci sono ufo che si sono messi in cammino». Poco prima, il candidato alla presidenza della regione Abruzzo aveva parlato anche della possibilità di «offrire coccole ai cittadini, ad esempio dal punto di vista della salute».
Un linguaggio metaforico, originale e d’impatto che subito ha scatenato l’ilarità del web, tanto da diventare “virale”. I video dell’intervista hanno ottenuto, in pochi minuti, migliaia di visualizzazioni, attirando l’attenzione anche di testate nazionali quali La Repubblica o Il Fatto Quotidiano. Per non parlare, poi, dell’ironia che si è scatenata su Facebook e Twitter legata all’hashtag ufo: “Sono fortunato, vivo a #pescara voi non vi salverete dagli #ufo” o ancora, “Anch’io voglio le #coccole ed un serio sistema di protezione dagli #ufo”.
Per coloro che non hanno subito saputo cogliere l’espressione figurata di D’Alfonso è arrivata la nota esplicativa del suo staff che scrive: «Luciano D’Alfonso è solito utilizzare un linguaggio metaforico e suggestivo nella sua comunicazione […]. Alcuni dei termini usati possono apparire singolari al di fuori del contesto regionale, nel quale ovviamente risulta difficile cogliere il riferimento cui D’Alfonso allude con le sue metafore, ma per gli abruzzesi è molto chiaro». Finalmente, quindi, la spiegazione sul temibile arrivo degli ufo: «Si tratta delle piattaforme petrolifere di Ombrina che costituiscono una minaccia grave per un prezioso ecosistema. Il programma del candidato presidente e del centrosinistra sul punto è netto: questi tentativi saranno avversati e respinti per tutelare la risorsa ambientale che è la più preziosa di cui l’Abruzzo disponga».
Occhi ben aperti, quindi, non verso il cielo, ma verso l’orizzonte dell’Adriatico.
Maria Caterina De Blasis