L’AQUILA. «Ciò che sta succedendo all’emittente TvUno non deve passare inosservato, deve aprire un dibattito serio sull’importanza dei media sul nostro territorio». È quanto scrive in una nota Guido Liris, vicepresidente regionale di Forza Italia, in merito alla crisi dell’emittente aquilana, il cui personale è in sciopero dopo oltre un anno di mancanza di stipendio.
«Ricordo» continua Liris «che l’informazione all’interno del territorio aquilano è vitale: mediante essa, per esempio, gli enti locali esercitano il proprio dovere di comunicazione ai nostri concittadini circa le evoluzioni (spesso quotidiane) della macchina amministrativa in particolare all’interno del processo di ricostruzione. C’è poi il diritto a una informazione puntuale e trasparente che gli abitanti del cratere devono ricevere».
Liris entra dunque nel merito esplorando le cause delle difficoltà. «Il mercato aquilano, le aziende, la situazione economica in genere è pessima» sottolinea «e il bacino di utenza cui i media attingono per sopravvivere è estremamente ridotto. I costi di gestione sono elevatissimi, si sopravvive con sacrifici estremi e, troppo spesso, con espedienti, che non tutelano né gli editori né tantomeno i dipendenti. Di contro gli enti locali (e gli amministratori che li guidano) pretendono puntualità di informazione da Tv, quotidiani cartacei, online, radio». Per questo il vicepresidente di FI propone che si apra un dibattito serio a riguardo. «Personaggi pubblici, politici, amministratori» questo l’appello di Liris «dobbiamo essere tutti sinceramente grati a chi si adopera nel campo della comunicazione e della informazione: studiamo insieme un metodo intelligente, trasparente, ortodosso per rendere possibile l’esistenza dei mezzi di comunicazione sul nostro territorio, senza preferenze e senza drogare il mercato dell’informazione».
«La solidarietà va concretizzata con atti pratici. Un primo atto che mi viene in mente nei confronti dell’emittente TvUno è più semplice di quello che si possa pensare» assicura «chiamerò il commissario del Consorzio sviluppo industriale, Lorenzo Di Marzio per verificare se abbia emesso o meno un decreto ingiuntivo nei confronti di TvUno per ritardi di pagamenti, e se non si possa, per esempio, trasformarlo in un piano di rientro pluriennale. Potrebbe essere un primo passo».
«Un pensiero particolare va ai ragazzi che lavorano nel campo della comunicazione, persone competenti e appassionate del proprio lavoro: le istituzioni devono adoperarsi perché ci siano le condizioni che preservino la dignità lavorativa di ognuno di loro. Quello che sta succedendo a TvUno» conclude «potrebbe accadere da un momento all’altro anche altre realtà tv, quotidiani, radio, servizi online, spesso pezzi di storia della nostra città e del nostro territorio».
Redazione Avezzano Informa