Attualità 07:13

Il consigliere Nicola Pisegna Orlando esprime solidarietà agli operai marsicani

Pisegna Orlando: “Occorre quanto prima aprire un serio e serrato confronto tra le forze politiche del territorio”


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AVEZZANO. Dalle intercettazioni telefoniche che hanno portato all’arresto a L’Aquila di imprenditori collegati al clan dei casalesi ,emergerebbero commenti sugli operai marsicani. Questi ultimi, infatti,  andrebbero cacciati in quanto non sottomessi alle condizioni di sfruttamento imposte dai datori di lavoro.

 

E’ forte la polemica di Nicola Pisegna Orlando, consigliere comunale Progetto Avezzano, che che si aspettava un’unanime presa di posizione di solidarietà verso gli stessi operai da parte delle forze politiche, sindacali, imprenditoriali. Così non è stato e secondo il consigliere, l’aver evidenziato che la manodopera aquilana non lavora nei cantieri  della ricostruzione potrebbe suonare come una indiretta e forse involontaria accusa verso gli “operai forestieri” .

 

Ribadisce Pisegna Orlando che, se un impegno può essere assunto dalla politica verso le centinaia di operai che ogni giorno sono costretti a lasciare la Marsica per  guadagnarsi da vivere, è quello di  ricreare lavoro sul territorio, con la  riappropriazione dei fondi CIPE finalizzati all’assetto idrogeologico ed idraulico del Fucino, completando e mettendo in funzione tutti i depuratori che insistono su di esso.

 

“Occorre quanto prima aprire un serio e serrato confronto tra le forze politiche del territorio” ha concluso il consigliere “alimentare la discussione con le Istituzioni regionali e nazionali per evitare che l’umiliazione subita in solitudine dalle maestranze marsicane all’Aquila non diventi la mortificazione di un’area che rischia di diventare il ventre molle dell’Abruzzo”.