PERO DEI SANTI. Nella mattinata di ieri, a Pero dei Santi, è stato accolto il busto reliquario di San Lidano Abate, arrivato da Sezze (LT) insieme al sindaco del centro lepino Andrea Campoli, all’arciprete Don Giordano Pisanelli, parroco della cattedrale, ai delegati delle confraternite e di diverse associazioni e a molti fedeli del comune laziale.
Ad attendere la reliquia, in questo gemellaggio che si ripete ogni cinque anni, il primo cittadino del centro rovetano Sara Cicchinelli, i parroci Padre Alessandro Moreno Infante e Don Tommaso Schedi e tutta la comunità di Pero dei Santi.
Il busto reliquario è tornato così, per la terza volta, nel luogo d’origine del Santo. San Lidano, infatti, nacque a Civita D’Antino – allora Antena –, di cui Pero dei Santi è frazione, intorno al 1026, per poi trasferirsi, nel 1046, a Sezze, dove edificò il monastero benedettino di Santa Cecilia, divenendone abate.
Dopo la processione per le vie del paese, è stata celebrata la messa dal vescovo della
diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo. «Questa cerimonia» ha sottolineato il vescovo «rappresenta una comune pietra per un cammino da intraprendere sotto la protezione di un importante e ardente testimone del Vangelo». «Testimone e non idolo» ha evidenziato «un testimone, infatti, è sempre credibile, di attualità, sa ciò che vale nella sua vita e ciò che vale è quanto è scritto nel Vangelo».
Nel pomeriggio, prima del ritorno a Sezze, il reliquario è stato portato nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Civita D’Antino. (Mc.dB.)