AVEZZANO. «Il Consorzio di Ricerche applicate alle Biotecnologie (Crab) di Avezzano è un centro di assoluta eccellenza che deve essere messo nelle condizioni di operare con efficacia al servizio della filiera agroalimentare marsicana ed abruzzese». Questo è quanto affermato dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, a margine di un incontro sul “Progetto Marsica” che sta per avviarsi alla fase esecutiva.
I ricercatori del Crab condividono le dichiarazioni del primo cittadino e ritengono che il Crab possa realmente essere il protagonista della diffusione di un nuovo modello di sviluppo locale attraverso la valorizzazione delle risorse tipiche del territorio, tra le quali spiccano produzioni agricole dalle grandi potenzialità prospettiche, generatrici di reddito ed occupazione.
Le biotecnologie giocano un ruolo fondamentale, anche nell’ambito dell’agenda europea, per la realizzazione di una serie di traguardi ambiziosi sul piano ambientale, economico e sociale. Tra questi, la ricerca di risposte sempre più mirate ed efficaci alla crescente domanda di salute della popolazione, salubrità degli alimenti, il ricorso a fonti di energia rinnovabili, l’adozione di processi produttivi ecosostenibili, la creazione di nuovi mercati non-food per le nostre produzioni agricole.
«Da tecnici» spiegano i ricercatori «riteniamo che l’Abruzzo abbia nella propria dotazione patrimoniale un Centro di Ricerca di eccellenza che da anni opera nel settore della R&S ed è ubicato nel comprensorio marsicano da sempre vocato al settore agroalimentare».
«Siamo del resto consapevoli» proseguono «del fatto che il Crab viva attualmente una situazione di difficoltà finanziaria che deve essere risolta nel più breve tempo possibile da tutti i soci del Consorzio. Certo non possiamo essere noi a definire le modalità di risoluzione del problema ma siamo consapevoli del fatto che ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui si vive o assumersi la responsabilità del cambiamento».
«Ci appelliamo pertanto» questo il loro invito «a tutti i soci del Consorzio, Comune di Avezzano, Provincia de L’Aquila e Regione Abruzzo, affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità per uscire da questo chiacchiericcio immobile ed improduttivo che non giova a nessuno, in primis ai dipendenti che hanno solo subito e, nonostante i ripetuti periodi di cassa integrazione, solo grazie alla propria tenacia e competenza hanno continuato ad operare, progettando e attuando iniziative di R&S direttamente commissionate da privati o in risposta ai bandi pubblici hanno consentito al Crab di sopravvivere. Nonostante le condizioni al contorno ci distraggano insistentemente continuiamo imperterriti ad attuare le iniziative in essere, a tranquillizzare i clienti privati, regionali, nazionali ed internazionali ed a strutturare nuove iniziative di R&S, indispensabili, a nostro avviso, per il tanto decantato sviluppo territoriale».
«Per mettere realmente il Crab nelle condizioni di poter operare con efficacia» concludono dal Consorzio «è necessario un progetto di stabilizzazione sul lungo periodo con amministratori capaci di attuare politiche di rilancio della struttura».
Redazione Avezzano Informa