«Siamo pronti a sostenere tutte le iniziative che il Sindaco voglia mettere in atto per realizzare un piano così importante, per ridurre l’inquinamento globale e ed aumentare l’occupazione nella piana del Fucino», così i consiglieri di minoranza del Comune di Avezzano, Italo Cipollone, Lino Cipolloni e Antonio Di Fabio.
Partendo dalla constatazione della perdita di lavoro conseguente alla chiusura e alla delocalizzazione delle fabbriche della Marsica, i tre consiglieri assumono un impegno serio per la creazione di posti di lavoro nel comparto agricolo e nel turismo ma si dicono preoccupati per il rischio di inquinamento attuale e futuro del Fucino.
Ma andiamo con ordine sui punti toccati dai tre consiglieri:
1.DEPURATORI E IRRIGAZIONE – «L’inquinamento comporta gravi conseguenze sulla produzione agricola di qualità necessaria per creare un giusto livello di competitività a livello dei mercati nazionale ed esteri e non diventare una nuova Terra dei Fuochi. L'inquinamento attuale è dovuto principalmente all’impiego delle acque reflue non opportunamente depurate per l’irrigazione delle colture della piana del Fucino, favorito anche dalla scarsità delle risorse idriche necessarie.
Per questo ultimo problema sono stati stanziati dalla Regione Abruzzo con i fondi FAS circa 100 milioni di Euro per la realizzazione di un “idoneo impianto fisso di irrigazione, nella piana del Fucino, che abbatta i consumi idrici , i costi energetici di produzione e le emissioni di CO2”, e circa 1.800.000 Euro per il relativo studio di fattibilità, assegnata all’Autorità del Bacino Liri Garigliano, a sua volta affidata ad un Raggruppamento Temporaneo di Imprese creato ad hoc, del quale a tutt’oggi non si ha riscontro. Le acque impiegate attualmente per la irrigazione sono pompate dai canali del Fucino, a cui arrivano dalle fogne di Avezzano e dei comuni limitrofi e dagli scarichi delle varie attività produttive del territorio, (allevamenti, imprese di trasformazione dei prodotti agricoli, attività artigianali ed industriali di vario genere). Tutto questo impone a noi amministratori la ricerca dei fondi necessari per la costruzione di nuovi depuratori, indispensabili per rendere le acque reflue idonee per la irrigazione e di conseguenza per ottenere prodotti agricoli di qualità ed a marchio IGP. Allo stato attuale solo il Comune di San Benedetto e quello di Avezzano (attivato in questi giorni), hanno realizzato depuratori idonei. Mentre per qualche altro comune fucense, risultano essere stati stanziati fondi specifici recentemente, con la speranza di poterli spendere a breve su questa opera indispensabile per il Fucino».
2.CENTRALE BIOMASSE POWERCROP – «A questo inquinamento delle acque reflue potrebbe aggiungersi l’inquinamento dell’aria e di conseguenza anche del terreno del Fucino, qualora venisse costruita la mega centrale a biomasse Power Crop. Questa è stata riproposta recentemente, nonostante i pareri sfavorevoli espressi sia dalla Regione Abruzzo, che dal Comune di Avezzano e di altri Comuni della Marsica , oltre dalle varie Associazioni di categoria ed Ambientali, avverso alla quale recentemente la Regione Abruzzo ha promosso un ricorso alla Corte Costituzionale. La realizzazione di questa mega centrale, della quale siamo stati sempre contrari, sia nei Consigli Comunali della precedente, come dell’attuale amministrazione comunale, sia nel corso della campagna elettorale (dichiarazione del 1-4-12), costituirebbe una causa aggiunta di inquinamento ambientale, dovuta dalle sostanze emesse dall’impianto, (ossido di azoto, ossidi di zolfo, PM10, diossine…), fumi e polveri sottili, oltre a quella dovuta alle sostanze di scarico dei mezzi meccanici necessari al trasporto del materiale di consumo della centrale, ed avrebbe un impatto negativo su tutti i prodotti agricoli del Fucino, e sulla occupazione degli addetti in questo settore.
3.INCIDENZA TUMORI – «Inoltre forte preoccupazione è scaturita dalla recente pubblicazione della mappa relativa all’incidenza dei tumori in Abruzzo, dalla quale la Marsica, soprattutto nella zona fucense, risulta essere ai primi posti. Sarebbe opportuno che la Sanità regionale predisponga uno studio epidemiologico articolato, avvalendosi delle Università locali, al fine di predisporre un registro regionale dei Tumori, di cui ancora oggi la nostra Regione è sprovvista. Infatti, se i dati della mappa relativa all’incidenza dei tumori fossero reali, viene da domandarsi quale possa essere la reale causa. Se a tutto questo dovesse concorrere già l’inquinamento esistente, crediamo che in futuro, con la costruzione della mega centrale a biomasse ed il conseguente aumento dell’inquinamento, l’incidenza dei tumori aumenterà».
Cipollone, Cipolloni e Di Fabio si dicono d’accordo con il sindaco di Avezzano, con le associazioni di categoria, con quelle in difesa dell’Ambiente, insomma con coloro che «credono che i fondi stanziati per la realizzazione del sistema fisso di irrigazione, potrebbero essere convenientemente investiti in un progetto che preveda, oltre alla realizzazione di un bacino di raccolta delle acque, anche lo sfruttamento delle stesse ai fini della produzione di energia elettrica pulita».
Sui fondi destinati al Fucino, i consiglieri invitano il sindaco di Avezzano ad assumere iniziative concrete per «tutelare l’intero bacino del Fucino affinchè si possa conoscere lo stato dello Studio di fattibilità, commissionato dalla Autorità del Bacino Liri Garigliano e quindi accelerare tutto l’iter burocratico amministrativo per l’utilizzo dei fondi destinati al Fucino, in modo da non correre il rischio che vengano persi per il loro mancato utilizzo».
Quella di Cipollone, Cipolloni e Di Fabio è un’offerta di collaborazione vera e propria su temi delicati e strategici per la Marsica, il sindaco Gianni Di Pangrazio è impegnato da tempo insieme ai colleghi marsicani a trovare le soluzioni. Vista l’importanza delle sfide un ingresso in “squadra” dei consiglieri di opposizione sarebbe un segnale forte all’interno e all’esterno del territorio marsicano.
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