In caso di urgenza, se non c’è posto per il ricovero nelle strutture pubbliche, bisogna autorizzare e sfruttare le case di cura private. Questa la richiesta del sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, alla dirigenza della Asl.
Il problema si è posto negli ultimi mesi con i dati forniti dagli stessi responsabili del Pronto soccorso di Avezzano dove è accaduto spesso che, dopo il trattamento di emergenza, i pazienti marsicani siano stati trasferiti e ricoverati in ospedali della Regione, e talvolta anche fuori, poiché al momento non è possibile, a causa del blocco da parte della Regione e la mancanza di una apposita convenzione, trasferirli nelle case di cura Di Lorenzo, Ini e L'Immacolata nel territorio marsicano.
«L'apertura registrata a livello normativo regionale da parte dell'assessore alla sanità Paolucci ci fa ben sperare ma - aggiunge il Sindaco di Avezzano - si deve fare in modo che i cittadini marsicani non debbano patire ricoveri in strutture sanitarie sparse in tutto l'Abruzzo, e anche fuori regione, sicuramente all'altezza da un punto di vista assistenziale e professionale, ma la cui eccessiva distanza dai luoghi di residenza dei pazienti crea notevoli disagi ai cittadini».
«Facendo conto sulla sensibilità e disponibilità del Dg della Asl Silveri e dei dirigenti della Asl - conclude il Sindaco Di Pangrazio – auspico che in tempi brevissimi si possa trovare il modo di sbloccare la vicenda dei ricoveri consentendo l'utilizzo delle strutture private marsicane nei casi di emergenza quando nell'ospedale di Avezzano, penalizzato dalla scarsità di posti letto rispetto al bacino di utenza presente nella Marsica, non vi sia disponibilità per effettuare i ricoveri andando così incontro ad una più che comprensibile aspettativa delle famiglie marsicane adesso evidentemente penalizzate».
Redazione Avezzanoinforma