«Abbiamo chiesto al rettore D'Amico un ulteriore taglio dei costi della convenzione pari al 5% al fine di mantenere un'importante presenza universitaria al servizio dei giovani marsicani senza gravare sulle spalle dei cittadini contribuenti». Così il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, dopo l’incontro in Comune con il Rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico.
Quando fu messa in piedi la convenzione fra Comune e Università, l’Amministrazione avrebbe dovuto sostenere nel tempo una spesa pari al un milione e duecentomila euro come costi del personale. Quella cifra però è stata rivista e oggi si aggira sui 550.000 euro. Di Pangrazio ha dato ampia disponibilità a potenziare la presenza dell’ateneo teramano ad Avezzano chiedendo però un ulteriore abbassamento di quel 5%.
Di Pangrazio si è detto disponibile a «cercare nuovi locali da mettere a disposizione dell'Università, possibilmente in centro, per favorirne l'attrattività e la ricettività. Un modo per sostenere gli sforzi dell'ateneo teramano senza sostenere ulteriori costi e, anzi, cercando di abbassarli sempre di più».
Il Rettore, nel corso dell'incontro col primo cittadino, ha sottolineato come in questo momento «non sarebbe più possibile ottenere l'autorizzazione per aprire una facoltà quinquennale ad Avezzano», è emersa invece la possibilità di potenziare l'offerta universitaria nella Marsica attraverso una collaborazione fra Università di Teramo, Università dell'Aquila e Comune di Avezzano. Soprattutto con l’apertura di corsi nel settore dell'agricoltura e dell'agrotecnica avviando nel contempo un coinvolgimento del Crab con le sue potenzialità e risorse.
Nell'ottica di dare continuità al lavoro di formazione dell'Università con la Facoltà di Giurisprudenza di Avezzano, Di Pangrazio chiederà collaborazione con le altre amministrazioni comunali marsicane al fine di aprire le avvocature comunali a stage formativi per laureati e laureandi.
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