«Il decreto che sta per firmare il Ministro Angelino Alfano taglierà due vigili e tutti i mezzi speciali che per gli interventi ad Avezzano e in tutta la Marsica dovranno arrivare dall'Aquila, tutto questo in un territorio montano ad alti livelli di sismicità oltre che orograficamente tormentato ed urbanisticamente vasto e disperso in una miriade di piccoli insediamenti, tra loro distanti e spesso male collegati. Qualora il Ministro dovesse firmare l'iniquo decreto, lo impugneremo in tutte le sedi». Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio non ci sta e invia una richiesta urgente di incontro al Sottosegretario del Ministero degli Interni, Giampiero Bocci, per fermare il depotenziamento del distaccamento di Avezzano che il primo cittadino definisce inaccettabile.
Il depotenziamento che il Ministro Alfano dovrebbe ufficializzare il prossimo 3 dicembre, prevede la soppressione di due unità alle 36 attuali e lo spostamento di tutti i mezzi speciali a L'Aquila, «mentre la sede di Avezzano, in base agli indici di categorizzazione nazionali, dovrebbe avere 46 unità (ben 10 in più) e appartenere alla categoria SD4 - scrive il sindaco - la struttura di Avezzano e dell'intera Marsica viene, invece, classificata dal Ministero SD3 contro ogni logica e oggettivo criterio di classificazione e per questo ridimensionata».
Dati alla mano, Di Pangrazio chiede pari dignità di giudizio perché «destini ben diversi toccano altri distaccamenti cui viene invece assegnata inspiegabilmente migliore sorte: prendo, tra i tanti, i casi di Muggia (Trieste), con indicatore 0,087 oppure Bardolino Garda (Verona) con solo 0,235, invece assegnati alla categoria SD4. E' appena il caso di ricordare, inoltre, che Avezzano con 1880 interventi/anno di media è in SD3 mentre entrambe i suddetti distaccamenti, assegnati alla SD4, svolgono in un anno poco più di 500 interventi ciascuno».
Avezzano e la Marsica si preparano a dare battaglia, Di Pangrazio mette nero su bianco il monito ad Angelino: «Alfano ricordi l'antico detto romano Nec sine Marsis, nec contra Marsos».
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