Politica 06:00

Trasacco, il consigliere Capriotti torna ad attaccare il sindaco Quaglieri

“Quello che il sindaco vorrebbe farci credere è di uno squallore indescrivibile. Non abbiamo l’anello al naso”


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TRASACCO. Il consigliere di minoranza del Comune di Trasacco, Francesco Capriotti, torna ad attaccare il sindaco Mario Quaglieri, per “il mistero delle due deliberazioni”.

 

«Quello che il sindaco vorrebbe farci credere» dichiara Capriotti «è una manipolazione della realtà dei fatti. Il tentativo di fare ricadere su un impiegato comunale la responsabilità delle due, tre o quattro, delibere “diverse” è di uno squallore indescrivibile».

 

«La minoranza» ricorda il consigliere «aveva richiesto nel corso della seduta del consiglio comunale del 28 novembre scorso quale delle due delibere, presenti contemporaneamente sul sito del Comune, fosse valida. L’intento era quello di comprendere per quale motivo due associazioni, che avevano presentato regolare domanda al Comune per l’utilizzo della palestra, fossero state escluse». «I fatti» aggiunge «sono documentati dalla registrazione della seduta che ancora, ed inspiegabilmente, non è possibile rivedere sul sito ufficiale del Comune. È l’unica mancante».

 

«Adesso il sindaco» continua Capriotti «vorrebbe farci credere che un impiegato comunale ha “per sbaglio ripubblicato sull’albo pretorio la delibera dello scorso anno”, inesistente fino a prova contraria da parte del sindaco. La delibera “ripubblicata” non è dello scorso anno. È nuova, non è lavata con Perlana. La delibera “ripubblicata” inizia così: “L’anno duemilaquattordici il giorno trenta del mese di ottobre alle ore 19.00 … si è riunita la Giunta Comunale ….”». «Il fatto stesso che non compaia l’assessore Salvi fra i membri della giunta, ma l’assessore Rosa» spiega «è un’ulteriore prova che non si tratta di ripubblicazione. Ve lo immaginate un impiegato che riscrive (e non “ripubblica”) di sua iniziativa una deliberazione di Giunta Comunale sull’utilizzo della palestra, a cui non ha partecipato peraltro? Un impiegato che di sua iniziativa esprime pareri di regolarità tecnica e approva e sottoscrive il verbale della seduta? No, non ci crederemo mai. Non abbiamo l’anello al naso».

 

«La deliberazione numero 77 del 30 ottobre 2014» afferma ancora Capriotti «prendeva in considerazione solo le richieste presentate da tre associazioni nell’agosto 2013, senza minimamente fare cenno a due altre legittime richieste da parte di due associazioni, una del 21 luglio 2014 e l’altra del 22 settembre 2014. Le associazioni sono tutte uguali, ma qualcuna è più uguale delle altre. Anzi, queste due ultime associazioni hanno ricevuto anche una lettera dall’Ufficio Tecnico del Comune, il 7 ottobre 2014, in cui si comunicava che le autorizzazioni per l’utilizzo della palestra non potevano essere concesse perché “l’intera area è stata indicata come cantierabile”, per lavori di ristrutturazione del complesso scolastico, mentre qualche altra associazione aveva libero accesso alla struttura, denunciata dalle associazioni a cui era stato vietato l’utilizzo».

 

«Quando è entrata in scena la “gemella diversa”» si chiede il consigliere «cioè la deliberazione che ci è stata consegnata negli atti del Consiglio comunale del 28 novembre? Non dovrebbe essere difficile verificare sul sistema informatico del Comune gli accessi al sistema stesso per chiarire qualsiasi dubbio». «Nella delibera “diversa”» prosegue «spariscono le richieste del 2013 e si prendono in considerazione solo le richieste fatte dalle solite associazioni più uguali - sarebbe veramente divertente poter mostrare a tutti una di queste richieste! - che vengono recapitate al Dirigente scolastico, che dà il parere immediatamente così che alle 19.00 dello stesso giorno, 30 ottobre 2014, si possa decidere in Giunta comunale a chi affidare l’utilizzo della palestra del complesso scolastico». «Che solerzia. La stessa che non si usa quando si devono fornire gli atti per la discussione in Consiglio». «Il sottoscritto» conclude Capriotti «non ha ricevuto la documentazione relativa alle osservazioni sulla variante del piano regolatore generale prima della seduta del Consiglio. Rimarcando l’importanza dell’argomento, mancando il carattere di urgenza della decisione, nella speranza di avere un confronto basato su una maggiore conoscenza degli atti , abbiamo richiesto il rinvio della seduta di consiglio di una settimana, insieme con le mozioni presentate dalla minoranza. Quando ci è stato negato il rinvio, abbiamo deciso di abbandonare l’aula. Questo non significa che abbiamo rinunciato a trattare l’argomento, anzi ci torneremo prestissimo, soprattutto sulla stampa».

 

Redazione Avezzano Informa


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