AVEZZANO. "Prodigi" della chirurgia ortopedica Praxim, con navigazione assistita, per l’applicazione della protesi all’articolazione, nell'ospedale civile di Avezzano: oggi ti operi al ginocchio, domani riesci già a camminare, dopo 4 giorni lasci l’ospedale per cominciare la riabilitazione.
La tecnologia, in uso in pochissime regioni italiane, è stata introdotta in Abruzzo proprio dall’ospedale di Avezzano nel 2013 e consiste in un sofisticato macchinario che colloca la protesi nel ginocchio con precisione pressoché assoluta. Per utilizzarlo, però, occorre un pilota di livello, vale a dire un chirurgo ortopedico che abbia appreso la complessa conoscenza del sistema. Dal 2013 ad oggi, la pratica Praxim ha fatto proseliti e 140 pazienti provenienti da Lazio, Campania, Puglia e Calabria, si sono messi in fila per entrare nella sala operatoria dell’ospedale di Avezzano e sottoporsi all’intervento per mano del dottor Sergio Iarussi, direttore di Ortopedia. Ai 140 utenti delle regioni del centro sud si sono aggiunti 60 pazienti marsicani, anche loro persuasi dai grandi vantaggi di questa innovazione: degenza di 5 giorni anziché 10 in ospedale, inizio in tempi brevi della riabilitazione, recupero più veloce e meno sofferenza, perché nell’arto vengono praticati non dei tagli, ma piccoli fori poco invasivi; tutti benefici riconducibili al perfetto posizionamento della protesi nel ginocchio, dovuto al connubio tecnologia-professionalità dello specialista.
Avezzano, con Emilia Romagna e Toscana, ha così aperto un nuovo orizzonte rispetto alla tradizionale chirurgia protesica. Merito del dottor Iarussi che, per apprendere l’utilizzo del sistema Praxim, ha frequentato per alcuni anni le migliori scuole europee. La novità, ancora poco praticata nel vecchio continente, ha destato da tempo l’interesse di illustri specialisti dell’ortopedia italiana che nei prossimi mesi saranno ad Avezzano, per iniziativa del reparto ortopedia, per conoscere da vicino l’innovativa modalità chirurgica.
I 200 pazienti operati ad Avezzano hanno un’età tra i 65 e gli 80 anni, con larga prevalenza di donne (circa 70%).
L’applicazione della protesi al ginocchio si rende necessaria per l’usura delle cartilagini dell’arto e per malattie degenerative dei tessuti ossei, come la gonartrosi. Non mancano però pazienti più giovani che hanno subito in precedenza dei traumi come incidenti.
«Da quando abbiamo cominciato a praticare Praxim ad Avezzano» dichiara Iarussi «abbiamo avuto un ragguardevole, costante incremento di richieste di visite e interventi. Registriamo una grande soddisfazione dei pazienti che, dopo l’intervento, seguiamo col follow-up, cioè con un programma di controlli periodici. Nei prossimi mesi, all’ospedale di Avezzano, illustreremo modalità e benefici del nuovo sistema ai migliori nomi italiani della specialità».