CESE. Condivisione e memoria. Sono queste le parole che possono in qualche modo dare senso alla tragedia di tutti i marsicani, il terremoto del 13 gennaio 1915. Perché se davvero si può imparare qualcosa, da quella catastrofe, ciò può avvenire solo attraverso la condivisione e lo sviluppo in prospettiva della memoria collettiva.
Questi stessi principi hanno raccolto attorno al medesimo progetto la Pro Loco di Cese, le istituzioni locali e provinciali, il partner tecnico WiTel ed i due ricercatori locali, padre e figlio, Osvaldo e Roberto Cipollone.
L’occasione è rappresentata dalla presentazione del libro “13 gennaio 1915. Una cicatrice lunga un secolo”, una pubblicazione che vuole ricostruire la vicenda del sisma marsicano, con particolare riguardo ai fatti cesensi, centrando il tratto più umano della questione. L’appuntamento è fissato per il prossimo sabato, 17 gennaio, quando la stessa presentazione porterà nella chiesa parrocchiale di Cese il presidente dell’Istituzione Centenario del Terremoto Giovanbattista Pitoni, l’arcivescovo di Lanciano-Ortona Monsignor Emidio Cipollone, il giornalista Marino Di Marco, l’assessore provinciale alla cultura Emilio Cipollone e l’ammiraglio Romano Sauro, nipote diretto del patriota Nazario. I loro contributi, assieme a quelli degli autori deli libro, andranno proprio a colmare i vuoti che il tempo ha inevitabilmente lasciato alla memoria.
La condivisione, oltre che dalla presenza fisica della comunità, sarà garantita dal supporto tecnologico prestato gratuitamente dall’azienda marsicana WiTel, che curerà la registrazione e lo streaming in diretta dell’evento attraverso il canale https://new.livestream.com/accounts/3955918/events/3730380, con collegamento a partire dalle 18.