AVEZZANO. Il Comune di Avezzano, in collaborazione con la Tekneko, la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti porta a porta, avvia un programma di educazione ambientale rivolto alla cittadinanza. Il progetto, promosso dalla Commissione Ambiente e dalla Commissione Cultura del capoluogo marsicano, rispettivamente presiedute dagli avvocati Crescenzo Presutti e Stefano Chichiarelli, mira ad educare e sensibilizzare i cittadini sul tema della sostenibilità ambientale, incoraggiando atteggiamenti e comportamenti diversi.
Il primo appuntamento è previsto per martedì 10 febbraio, alle 09:30 al Teatro dei Marsi, dove verrà proiettato il film-documentario “Trashed” prodotto e interpretato da Jeremy Irons e diretto con maestria dalla regista inglese Candida Brady. Un lavoro di ricerca, durato due anni premiato Festival di Cannes del 2012. Un film allarmante sullo stato di salute del pianeta Terra, un atto d’accusa nei confronti della grande economia mondiale, ma anche un incitamento alla lotta per un mondo migliore. Un viaggio tra incredulità, immagini di vita e di morte, che si conclude con un messaggio di speranza tutto racchiuso nella citazione di Einstein nel finale: “L’uomo intelligente risolve i problemi. L’uomo saggio li evita”.
Un viaggio, quello della pellicola, che attraversa i cinque continenti, dal Libano all’Inghilterra, dall’Asia all’America, e mostra quanto l’inquinamento dell’aria, della terra e dell’acqua stia mettendo in pericolo la salute dell’uomo, ma anche l’intera esistenza del pianeta. Un pianeta bellissimo e ordinato visto dall’alto, che però a uno sguardo più attento e ravvicinato mette in luce discariche stracolme e montagne di spazzatura, come quelle delle coste del Libano che vengono visitate con sgomento da Irons. Accompagnato dalle note di Vangelis e dalla macchina da presa attenta e audace di Brady, l’attore britannico mostra immagini di vita e morte spaventose e si concentra anche su luoghi bellissimi comunemente considerati incontaminati come il Polo, in realtà tra i più inquinati al mondo. Anche attraverso l’incontro con scienziati ed esperti mette poi in luce verità inquietanti riportate in maniera puntuale e precisa.
Dopo questo viaggio tra i rifiuti, Irons, comunque ottimista e fiducioso, guarda al futuro con speranza, sottintendendo ciò che potrebbe accadere se le cose non cambiassero, e si concentra sui rimedi e le possibili soluzioni, come il compostaggio o l’acquisto di prodotti non imballati. Una rivoluzione essenziale e già in atto in nome di un mondo migliore.
Al termine della proiezione gli studenti potranno porre le loro domande ed esprimere impressioni o pareri. Parteciperanno il professor Ernesto Di Renzo, dell’Università di Tor Vergata, gli avvocati Presutti, Chichiarelli e Giampiero Nicoli, il dottor Umberto Di Carlo, amministratore di Tekeneko ed il sindaco Giovanni Di Pangrazio.
«Intendiamo ringraziare pubblicamente tutti i Dirigenti degli Istituti scolastici superiori per la disponibilità e la sensibilità mostrate riguardo l’iniziativa, così come desideriamo ringraziare la Tekneko per la preziosa collaborazione e l’entusiasmo mostrato rispetto ad un tema di così scottante attualità». Questa la dichiarazione dei consiglieri Chichiarelli e Presutti. Quest’ultimo poi aggiunge: «Siamo sommersi dai rifiuti, fabbrichiamo, consumiamo e gettiamo spazzatura con una velocità impressionante. Volendo fare degli esempi, ogni anno buttiamo 200 miliardi di bottiglie di plastica, 58 miliardi di bicchieri, e migliaia di miliardi di sacchetti. Qual è la destinazione finale di tutta questa immondizia? Occorre sviluppare nei giovani il senso di responsabilità e rispetto verso l’ambiente e conseguentemente orientare i loro comportamenti nei consumi. Inoltre, i giovani formati alla prevenzione e quindi ad agire quali “peer educators”, divengono esperti nei confronti dei loro pari, e non solo, su questi specifici argomenti. Essi quindi agiscono quali facilitatori di cambiamento di atteggiamento nei confronti dei loro coetanei. La scuola e le Istituzioni devono concentrare gli sforzi affinché si sviluppi un’etica individuale e collettiva maggiormente cosciente sulla necessità di uno sviluppo sostenibile. Occorre elaborare un pensiero comune, pratico, che metta in luce le relazioni complesse tra gli esseri umani e tra questi e gli ambienti in cui vivono, al fine di rendere comprensibili le ricadute ambientali negative legate ai comportamenti scorretti del singolo e della collettività».
Redazione Avezzano Informa