AVEZZANO. Ieri è stata la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate e il Comitato Salviamo la Ferrovia Avezzano Roccasecca, impegnato per il miglioramento del servizio di una linea ferroviaria per fortuna riaperta, ha voluto dare un segnale di solidarietà alle ferrovie ancora da riaprire ed a quelle che resteranno chiuse, forse per sempre.
«Quest’anno abbiamo preferito non aderire in maniera diretta a questa giornata» dichiarano presidente e vicepresidente del Comitato, Emilio Cancelli e Rosaria Villa «per lasciare spazio alla ‘resistenza’ messa in campo da associazioni come la nostra. Non per questo facciamo e faremo mancare il nostro appoggio e supporto alle azioni di chi come noi ha voluto e vuole che si riscopra l'utilità massima di una linea ferroviaria troppo presto chiusa e dimenticata. Pensiamo tra tutte alla vicina Sulmona Carpinone, che sta uscendo a passi da gigante dal “dimenticatoio” grazie alla Associazione Rotaie Molise ed alla Fondazione FS, con le quali abbiamo da tempo avviato una stretta collaborazione, in una comunione di scopi ed intenti».
«Perché la nostra ferrovia non torni ad essere una di quelle dimenticate» proseguono i due «il Comitato lancia un segnale costante alle Amministrazioni di tutti i livelli, Regioni in primis, e a tutti gli organi istituzionali perché si investa di più sulla nostra ferrovia, si migliorino gli orari e l'integrazione tra i vari vettori di trasporto pubblico, si introducano nuove corse e non si consentano tagli lineari ed ingiustificati».
«Non si può dimenticare» concludono Cancelli e Villa «che l’unico modo per tenere viva l'immensa eredità di una rete ferroviaria capillare, che collega tutti i territori interni dell’Italia in modo conveniente ed ecologico, è quello di fornire ai cittadini un servizio che li incentivi a lasciare la macchina in garage, e sedersi comodamente a leggere un libro o intrattenere una discussione mentre il paesaggio scorre dal finestrino. Veicolo sociale e culturale, non solo di movimento».
Redazione Avezzano Informa