PESCARA. Una prestazione di eccellenza sanitaria che nessun ospedale del centro sud, ad eccezione del San Salvatore, è in grado di garantire. Un “braccio vigile” che riesce ad avvertire il pericolo durante un'operazione tanto da indurre il chirurgo ad una manovra con il bisturi e ad un percorso diversi.
Tutto questo processo è chiamato tecnicamente neuromonitoraggio intraoperatorio ed è un'operazione che può svolta soltanto attraverso strumenti sofisticati e ipertecnologici. Un'operazione, inoltre, in grado di essere portata a termine soltanto nell'ospedale San Salvatore di L'Aquila, punta di diamante della sanità abruzzese.
Proprio la Neurofisiopatologia ha ricevuto dai medici di medicina generale e utenti della Provincia di Pescara un premio che ne attesta la suprema eccellenza in tutta la Regione. Protagonista della consegna del riconoscimento “Medicina Abruzzo”, nella Sala dei Marmi della Provincia a Pescara, il Dott. Paolo Aloisi, direttore di Neurofisiopatologia dell'ospedale aquilano.
Presenti in sala anche alcuni dei componenti del team aquilano, il Dott. Alfonso Marrelli e le infermiere Lucia Soi e Anna Lucia Rossi.
Soltanto durante lo scorso anno, il monitoraggio intraoperatorio di neurofisiopatologia è stato utilizzato in 60 casi nel trattamento di aneurismi. Tutte circostanze di alta complessità chirurgica, connotate dall’esigenza di salvaguardare le aree più delicate del cervello, come quelle della parola e del movimento. Situazioni, peraltro, connotate dall’emergenza e in cui la sinergia-sincronia tra neurofisiopatologia e neurochirurgia (altro reparto di eccellenza nazionale) ha assicurato prestazioni di elevata qualità.
Nei mesi scorsi, da ulteriore attestazione dell’eccellente standard di qualità, è arrivato un riconoscimento di valenza nazionale: l’abilitazione, conferita dalla Società italiana di neurofisiopatologia clinica, a svolgere al San Salvatore - unica struttura in Abruzzo – Master di alto livello per post-specializzazione, nelle branche di Neurologia, Neuropsichiatria infantile e Neuropediatria. Un privilegio concesso oggi in Italia sono a 14 centri. I corsi, per i quali vi sono richieste da molte regioni, sono in via di organizzazione e dovrebbero essere avviati nei prossimi mesi.
Redazione Avezzano Informa