AVEZZANO. Torna sabato 28 marzo 2015 l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico. Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche.
Una vera e propria sfida con cui, attraverso il coinvolgimento delle persone, dai cittadini, alle aziende, alle amministrazioni, ciascuno è chiamato a promuovere un’azione capace di generare un vero e proprio cambiamento.
Molte le adesioni in Abruzzo e all’invito rivolto dal WWF Abruzzo Montano, nella Provincia dell’Aquila, in particolare nella Marsica, hanno risposto i comuni di Avezzano, con lo spegnimento delle luci in Piazza Risorgimento, e San Benedetto dei Marsi, con il buio della Domus Romana.
Un’azione particolarmente significativa per l'Abruzzo, una Regione che quotidianamente si batte contro progetti ritenuti dannosi per l'ambiente e la salute delle persone.
Le osservazioni presentate dal WWF Abruzzo Montano sulle emissioni in atmosfera della Centrale Powercrop di Avezzano, con il conseguente peggioramento della qualità dell’aria in zona MD3 a rischio ozono, importantissimo per i cambiamenti climatici, sono state determinanti per l’esito contrario alla sua realizzazione espresso nella Conferenza dei servizi.
Il cambiamento climatico è una delle minacce più devastanti per gli ecosistemi, la biodiversità, la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra, grazie alla quale ne derivano il benessere e lo sviluppo.
Redazione Avezzano Informa