La nuova Terra dei Fuochi, la crisi della carta stampata, lezione - incontro con Mario Calabresi. La seconda giornata dal Festival del Giornalismo
PERUGIA. Un sole caldo ed estivo, un cielo azzurro e una piazza IV Novembre gremita di gente già alle prime ore del giorno hanno dato il via alla seconda giornata del Festival Internazionale del Giornalismo, che si concluderà domenica 19 aprile.
Più di 400 eventi, tra convegni, dibattiti, lezioni, workshop e proiezioni. Tantissimi gli ospiti e i massimi esperti del settore provenienti da tutto il mondo, una sala stampa, due sale lettura, molti luoghi sedi degli appuntamenti e una frenesia che sa di buono e produttivo.
La seconda giornata del Festival si è aperta con l'argomento must, quello che fa discutere oggi e che ha come protagonisti quei giornalisti - eroi che si battono perché qualcosa cambi anche a rischio della loro vita.
La Terra dei Fuochi si è spostata a Nord, Lombardia e Campania tra cronache e silenzi: è stato questo il titolo del primo dibattito con la giornalista del Corriere della Sera, Amalia De Simone, il giornalista e scrittore, Giuseppe Manzo, e il Procuratore generale di Brescia, Pierluigi Maria Dell'Osso.
Tanti i punti nodali, un'unica conclusione: L'Unità d'Italia esiste ma questa la fanno i rifiuti.
Criminalità organizzata, affari e rifiuti industriali altamente tossici hanno lasciato spazio al successivo incontro sul Perché la carta stampata non morirà mai. Ma è davvero così? A rispondere, ovviamente di SÌ, Ricarda Messner, fondatrice di Flaneur Magazine, Ibrahim Nehme, fondatore e direttore The Outpost, Cesare Alemanni, fondatore e direttore Berlin Quarterly, e Alberto Mucci, The Outpost.
La carta stampata non morirà, a testimonianza questi quattro giovani ragazzi che, interrogando attentamente il mercato, con astuzia e intelligenza sono riusciti a fondare riviste cartacee di successo internazionale.
A conclusione della giornata, merita una nota alla lezione con il direttore de La Stampa Mario Calabresi in occasione della presentazione del suo ultimo libro " Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa". Grande professionista e di grande umanità, Calanresi ha ribadito ai giovani presenti quanto questo sia ancora un mestiere che può essere intrapreso, il posto c'è ma bisogna essere figli del proprio tempo, giornalisti del proprio tempo, aggiornati, curiosi, specializzati.
"Non vi dirò mai che non potete fare i giornalisti" ha concluso il direttore Calabresi "inseguite sempre il sogno e mantenetelo vivo".
Claudia Cardilli