L’AQUILA. Un no deciso alla centrale Powercrop quello della Regione Abruzzo durante l’incontro di mercoledì alla Prefettura dell’Aquila.
La giunta regionale, rappresentata dal vicepresidente Giovanni Lolli e dall’assessore alle politiche agricole Dino Pepe, si è così opposta al progetto della centrale a biomasse, basandosi anche su un atto formale del consiglio regionale che, approvato all’unanimità, tra i vari punti impegna la Regione a ritirare la firma dall’accordo che sta alla base della realizzazione dell’impianto.
Soddisfazione bipartisan quella espressa all’indomani della decisione. «L’impegno assunto dal presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e dal consigliere Lorenzo Berardinetti, nell’assemblea pubblica tenutasi a Luco lo scorso 24 aprile, è stato pienamente mantenuto» il commento dei responsabili del circolo PD di Luco che poi attaccano la Provincia. «Resta assolutamente ingiustificata» dichiarano «l’assenza della Provincia dell’Aquila, la cui amministrazione, tra l’abbandono del tavolo nella riunione precedente e l’assenza del 29, ha trovato modo di disimpegnarsi rispetto all’obiettivo di esprimersi negativamente sulla realizzazione dell’impianto.
«Il Partito Democratico ed il Circolo di Luco» ricordano ancora i democratici marsicani «hanno sempre sostenuto la battaglia contro la realizzazione della centrale, che metterebbe a rischio la tutela del territorio, la qualità del suo ambiente e l’alto valore delle produzioni agricole del Fucino». «Tale impegno» concludono «resta assolutamente prioritario per il Partito Democratico, in tutte le sedi politiche ed istituzionali, a partire dal netto diniego espresso dalla Giunta Regionale nell’incontro presso la Prefettura e con tutti gli atti conseguenti che si renderanno necessari ad impedire la realizzazione dell’impianto e a tutelare i lavoratori dell’ex zuccherificio di Celano. Il PD, insieme a tutte le associazioni impegnate per lo stesso obiettivo, continuerà a lottare per scongiurare l’attuazione del progetto».
«Finalmente, dopo circa 8 anni, la politica regionale si è opposta al progetto della Powercrop» commentano gli esponenti del M5S di Avezzano e della Marsica. «La proposta di delibera approvata con consenso unanime in consiglio e citata da Lolli» aggiungono «è quella elaborata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle grazie al costante dialogo con i cittadini e gli agricoltori del territorio fucense. Si tratta di un documento sulla vicenda Powercrop approfondito, dettagliato e impegnativo per la politica regionale. Tanto impegnativo da dover richiedere la convocazione, da parte del M5S, di un consiglio regionale straordinario per discuterlo e votarlo dopo che, lo ricordiamo, il presidente Di Pangrazio aveva deciso di non metterlo ai voti in una precedente seduta».
«Il nuovo modo di fare politica del M5S, basato sulla partecipazione attiva dei cittadini» affermano poi i pentastellati marsicani «continua a dare buoni frutti, costringendo la politica ad assumersi le sue responsabilità dopo anni di atti insufficienti ed inefficaci per fermare il progetto Powercrop e destinare i fondi europei per la riconversione degli zuccherifici alla valorizzazione della filiera agricola locale». «Il M5S» chiosano «attende ora il ritiro della firma, con atto formale da parte del presidente D’Alfonso, dall’accordo che permette la realizzazione di una mega centrale che nessuno vuole, tranne il Governo Renzi. Poiché gli interessi in gioco sono troppo importanti, il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare e agire affinché la centrale non si faccia. Né nella piana del Fucino, né altrove». (Mc.dB.)