AVEZZANO. Continuano i forti disagi nel trasporto pubblico regionale Arpa, soprattutto nelle linee che collegano i capoluoghi abruzzesi (L'Aquila e Pescara) con la Capitale.
Ad essere protagonisti dell'ennesimo sventurato viaggio, ieri pomeriggio alle 19:35, circa 70 passeggeri che, fatti scendere dal proprio mezzo a causa di un guasto, sono stati costretti a viaggiare in piedi o seduti lungo le scale di emergenza, in totale assenza di sicurezza, per quasi 3 ore consecutive.
Alle ore 18:00, ieri pomeriggio, due autobus Arpa erano partiti dalla stazione di Pescara con destinazione Roma Tiburtina. Arrivati nella fermata di Avezzano con circa 15 minuti di ritardo, i due autobus sono stati poi “riempiti” da studenti e lavoratori pendolari.
Necessaria la sosta, però, dopo mezz'ora di viaggio, esattamente nell'area di servizio di Carsoli, poiché un danno ad uno dei due mezzi, avendo compromesso il motore, ha costretto tutti i 70 passeggeri a scendere dal proprio veicolo e a salire sul secondo “bis”, già occupato interamente nei due piani.
Forte il disagio e numerose le lamentele, gruppi di 3 persone sedute in due posti, molti per terra o lungo le scale di emergenza, ai limiti della sicurezza stradale.
L'episodio di ieri pomeriggio non può essere considerato unico ed isolato: sono stati molti, infatti, i casi Arpa che hanno fatto discutere, vittime sempre i lavoratori pendolari o gli studenti che, visti gli onerosi prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, non possono più sopportare una situazione di simile degrado.
Cl.C.