BISEGNA. Nel corso di numerose operazioni di controllo svolte congiuntamente dagli addetti alla Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, gli Agenti del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato e le Guardie del Parco, sono state rinvenute le carcasse di 20 bovini in diverse località del Comune di Bisegna.
Il controllo è stato effettuato nelle scorse settimane con ripetute ricognizioni territoriali ed ha fatto seguito ad una intensa attività di indagine svolta a seguito di molteplici segnalazioni pervenute nelle settimane precedenti, con una piena sinergia tra i due corpi di sorveglianza.
Su specifica richiesta del personale di Polizia Giudiziaria è intervenuto il Servizio Veterinario dell’ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila, nonché il Servizio Veterinario del Parco, per determinare, attraverso gli accertamenti di rito, le cause di morte e la presenza di eventuali patologie diffusive.
Gli animali rinvenuti morti, oltre a molti di quelli presenti e radunati a più riprese nell’area pascoliva interessata dal fenomeno, hanno mostrato, ad una prima valutazione visiva, un alto livello di denutrizione e una massiccia infestazione da zecche.
La Polizia Giudiziaria operante ha così denunciato alla Procura della Repubblica di Avezzano i proprietari degli animali per i supposti reati di uccisione di animali, inosservanza dell’Ordinanza dell’Autorità, omessa custodia e malgoverno, concorso di persone nel reato e, contestualmente, ha elevato sanzioni amministrative per diverse irregolarità.
«L’ennesimo episodio» dichiara il presidente del Parco Antonio Carrara «che dimostra la necessità di ricondurre il comparto della Zootecnia al rispetto di regole certe per la tutela degli animali, non solo selvatici, e per la tutela dell’uomo».
«Prosegue da parte del Corpo Forestale dello Stato» commenta il comandante regionale Ciro Lungo «l’impegno per il pieno ripristino della legalità in tutti gli ambiti che interessano la tutela e la conservazione dell’orso bruno marsicano».
Redazione Avezzano Informa