AVEZZANO. “Il ricordo di Erberto Mascioli, fino a ieri, pesava 20 grammi, così come la medaglia d’argento a lui assegnata, ma dopo il libro di Luigi Salucci peserà e conterà di più”.
Così il professor Mario Di Berardino ha presentato l’opera di Salucci dal titolo: “Venti grammi d’argento. Erberto dal Paese al Don”.
Una storia che, come l’ha definita lo stesso autore, direttore del nostro quotidiano Avezzano Informa, è la storia di ognuno di noi.
«Tutti noi» ha commentato, emozionato «abbiamo nella nostra famiglia o nella casa del vicino una storia come questa. È come se fossimo tutti sotto lo stesso tetto, come se fossimo tutti un’unica grande famiglia».
“Venti grammi d’argento” è un libro che abbraccia la storia di Mascioli con cartoline e ricordi degli amici ed è reso ancora più vivo dall’uso del dialetto abruzzese. È un libro che, attraverso l’alpino di Collelongo, ricorda tutti i caduti, come ha evidenziato il Colonnello Massimo Iacobucci, comandante del 9° Reggimento Alpini L’Aquila, autore della prefazione dell’opera di Salucci. «Queste pagine» ha commentato Iacobucci «tengono viva la memoria di tutti i nostri caduti, soprattutto abruzzesi, e lo fanno nel modo giusto, dando valore a chi ha sacrificato la propria vita per la patria».
La presentazione, moderata da Eliseo Palmieri, si è aperta con il saluto del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio il quale ha sottolineato come il libro di Salucci renda onore ad un intero paese, Collelongo, che come altri nella Marsica è riuscito a contenere la crisi grazie alle tradizioni e a quel modo di essere di «quegli anziani solidi che, con 30 coppe di terreno, riuscivano a mantenere una famiglia e a far studiare i propri figli».
Molto sentito anche l’intervento dell’assessore Gabriele De Angelis che ha iniziato citando lo scrittore spagnolo Zafón “I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro”, per poi spiegare come Salucci, con il suo libro, sia riuscito a mostrare un pezzo in più del suo cuore e della sua anima.
In chiusura dell’evento, a cui hanno partecipato anche il presidente del consiglio comunale, Domenico Di Berardino, il vicesindaco Ferdinando Boccia e i consiglieri comunali Rocco Di Micco e Nicola Pisegna Orlando, ha preso la parola l’autore del libro il quale, dopo aver ringraziato la stampa, gli ospiti e la sua famiglia, ha voluto lasciare a tutti i presenti la sua chiave di lettura della storia di Erberto Mascioli, fatta di solidarietà e altruismo.
«Noi tutti parliamo di solidarietà» ha spiegato Salucci «ma non sappiamo metterla in pratica. Erberto ci riusciva con tutti i suoi compaesani. E' come se, alla fine, io avessi conosciuto davvero Erberto e per me dentro questo libro c’è la riscoperta dei buoni sentimenti. Vorrei ricordare Erberto in questo modo, esortandovi a vivere con solidarietà e altruismo».
Maria Caterina De Blasis, Claudia Cardilli