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Dopo il no alla centrale Powercrop la richiesta per un gassificatore a Ortona. La denuncia del WWF

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ORTONA DEI MARSI. «Nemmeno il tempo di esultare per la sospensione della realizzazione nella Marsica dell’inceneritore PowerCrop, da sempre contestato dal WWF e dalle altre associazioni ambientali ed agricole, che una nuova richiesta, tenuta segreta alla popolazione, è stata presentata al Comune di Ortona dei Marsi, per la realizzazione di un gassificatore per la produzione elettrica di 200-300 kWel nell’ex cava di inerti che sovrasta la Frazione di Carrito». Questo quanto rivelato dal WWF Abruzzo Montano.

 

«Un impianto che» proseguono i responsabili dell’organizzazione per la difesa dell’ambiente «ad alte temperature (800-900°C) e con catalizzatori, trasforma massa legnosa vergine e sottoprodotti dell’industria agroalimentare in un gas di sintesi, Syngas, che andrà ad alimentare un motore a scoppio per produrre energia elettrica, acceso 24 ore al giorno. Il Syngas per essere utilizzato, deve essere purificato dalle impurità e dalle polveri con procedure di filtraggio particolari e deve essere raffreddato con procedimenti che utilizzano quantità di acqua, con una notevole dispersione nell’ambiente dell’energia termica prodotta, solo parzialmente utilizzata per l’essiccazione del cippato».

 

Il WWF Abruzzo Montano ha presentato puntuali osservazioni tecniche ed amministrative al Comune di Ortona dei Marsi contro questo impianto che, tra le varie carenze progettuali, non specificherebbe la provenienza dell’approvvigionamento delle fonti energetiche ma che causerebbe un incremento di traffico di automezzi per trasportare sei tonnellate al giorno di legna e sottoprodotti agroalimentari, lungo la tortuosa e, a detta del sindaco di Ortona dei Marsi, “pericolosa e trascurata” strada provinciale 17 del Parco Nazionale d’Abruzzo.

 

«La conseguenza» dichiarano ancora dal WWF «sarà un peggioramento delle emissioni in atmosfera, per l’aumento del traffico pesante e per lo scarico dei motori elettrogeni. Il progetto non contempla nuovi posti di lavoro né benefici economici compensativi per la popolazione di Ortona dei Marsi; non prevede spegnimenti di caldaie pubbliche e o private, per bilanciare il saldo delle diffusioni dei fumi o per un risparmio della bolletta energetica locale. Un gassificatore collocato all’ingresso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in un Comune con modesto territorio boschivo per di più impoverito da devastanti incendi, ma con una pregiata e premiata produzione locale di mele e miele, orgogliosamente esibita nella mostra mercato di “Melonia”».

 

«Il WWF Abruzzo Montano non è assolutamente contrario all’energie rinnovabili» precisano ancora «anzi ne sostiene e ne promuove l’utilizzo per progetti ad elevato rendimento energetico ed ecocompatibili, come l’impianto inaugurato a maggio 2015 nel Comune di Collelongo, cofinanziato dall’Unione Europea e dai Programmi di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo. Con una filiera corta bosco-legna-energia ed una efficace manutenzione, l’impianto di Collelongo produrrà esclusivamente energia termica per riscaldare l’edificio scolastico comunale, utilizzando solo legna vergine proveniente dalla manutenzione dei boschi del territorio comunale, con una cura e difesa a prevenzione dagli incendi senza incremento di traffico; impiegherà manodopera locale con una ricaduta occupazionale e con un risparmio della bolletta energetica per le casse comunali per lo spegnimento delle caldaie a gas. Un vantaggio economico per l’intera collettività, la qualità dell’ambiente, per la biodiversità e per un Abruzzo, veramente Regione Verde d’Europa».

 

Redazione Avezzano Informa