Attualità 06:50

Giovane marsicano relatore al 32° Congresso nazionale di igiene industriale e ambientale

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AVEZZANO. Un caso studio per la “prevenzione e la protezione dei lavoratori in ambienti confinati ed a pericolo inquinamento” è stato presentato nei giorni scorsi in occasione del 32° Congresso Nazionale di Igiene Industriale e Ambientale – AIDII svoltosi a Varese nell’Università degli studi dell’Insubria.

 

Relatore un giovane tecnico marsicano, il dottor Domingo Scolta, che ha presentato un lavoro sviluppato con il supporto dell’Ente Scuola Edile e C.P.T. della provincia dell'Aquila, già illustrato all’Università del capoluogo abruzzese, su un argomento spesso presente nelle pagine di cronaca a causa delle pesanti conseguenze, per lavori in spazi confinati con sospetto di inquinamento effettuati in maniera non consona alle prescrizioni di legge.

 

Il Congresso annualmente pubblica particolari casi-studio con l’obiettivo di trasmettere ai professionisti del settore dati statistici, modalità operative e linee di indirizzo sull’igiene occupazionale e ambientale e quest’anno è stato prescelto quello riguardante le “Procedure di accesso, lavoro e soccorso in spazi confinari, con sospetto di inquinamento”. Il caso è stato studiato in modo da poter essere facilmente adattato a vari possibili luoghi confinati e alla maggior parte delle tipologie di lavorazione, fornendo agli operatori le istruzioni sui comportamenti di lavoro e di soccorso oltre alla cognizione sugli strumenti tecnici occorrenti per gestire attività a rischio riguardanti lavori svolti all’interno di serbatoi, silos, reti fognarie, cisterne e vasche, tubazioni.

 

«Lo studio» ha commentato il relatore «rappresenta un utile strumento per implementare specifici corsi di formazione e addestramento che tengano presente non solo le capacità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di terza categoria ma anche le procedure di recupero e di indicazione di possibili sistemi di accesso, attività varie e soccorso degli operatori infortunati negli spazi confinati o a sospetto di inquinamento, da sempre considerati tra i più pericolosi per l'alto rischio di infortunio e di morte a causa della presenza di sostanze o condizioni di pericolo».

 

 

Redazione Avezzano Informa