AVEZZANO. «Nuovo e avvincente capitolo della coraggiosa crociata Ncd alla succosa conquista del Comune di Avezzano» dichiara il sindaco Giovanni Di Pangrazio «questa volta tocca a Italo Cipollone che, dall’alto delle sue innumerevoli assenze in Consiglio comunale, dal 2013 al 2015 su 28 riunioni di consiglio, presente solo in 15 e in alcune dopo poco abbandonava l’aula, probabilmente troppo occupato nella professione, si presta ad esternare considerazioni che ci permettono di puntualizzare, dati alla mano, alcuni aspetti importanti». Risponde così il sindaco di Avezzano al consigliere Cipollone che lo aveva accusato di aver speso troppo per avvocati e personale.
«Infatti» aggiunge Di Pangrazio «sembra non ci fosse traccia del consigliere di minoranza quando abbiamo rimodulato e ridotto alcune delle spese dei carrozzoni ereditati dalla precedente amministrazione. Contratti faraonici come quello del nuovo Municipio, una vera cattedrale nel deserto che stiamo cercando di recuperare; altri contratti blindati già dal 2011 che comunque stiamo lavorando per sbloccare, come quello della pubblica illuminazione, un vero e proprio fardello con una durata inusuale venticinquennale, con oneri pluriennali futuri a carico del Comune. Solo per il servizio cimiteriale, nel 2015, questa amministrazione tacciata come spendacciona, ha risparmiato circa ottantamila euro, risparmio su un contratto che non era in scadenza nel 2011 e che la precedente amministrazione si è preoccupata di rinnovare ben 5 anni prima. Per quanto riguarda le spese di personale con rapporto flessibile, Cipollone se fosse stato più presente negli uffici del Comune, avrebbe fatto meglio i conti e si sarebbe accorto che nel 2009 con l’amministrazione dei suoi “compagni” di partito, la spesa ammontava a circa 220 mila euro, per l’anno 2015, invece, per i contratti di lavoro in essere siamo a circa 185 mila».
«Le dichiarazioni del consigliere di minoranza Cipollone appaiono decisamente fuori luogo» aggiungono l’assessore Roberto Verdecchia e il consigliere Leonardo Rosa «solo per quanto concerne le uscite legali, si evidenzia come una buona parte si è spesa per difendere il Comune e i suoi cittadini dal disastro creato proprio dai suoi colleghi di partito che hanno governato l’Ente prima».
«Mi preme sviscerare qualche dato saliente» continua Verdecchia «da gennaio a maggio 2012, amministrazione Floris, sono stati affidati 21 incarichi di rappresentanza e difesa giudiziale dell’Ente per una spesa di 227.729,60, mentre da maggio 2012 alla fine del 2013, amministrazione Di Pangrazio, le pratiche affidate sono state 16 per un totale di 111.964,77 euro. Ulteriore decremento nell’anno 2014 equivalente a 97.983,46 di somma impegnata per gli incarichi affidati. Sarebbe interessante ricordare ai mandanti delle dichiarazioni del povero Cipollone che, per anni, sotto il loro governo, si provvedeva a liquidazioni di parcelle professionali per circa 50 mila euro a favore di professionisti esterni; tendenza completamente invertita dalla nostra amministrazione che ha approvato il regolamento che detta regole precise per l’assunzione degli incarichi ed il quantum dei loro pagamenti. Infine, come da analisi dettagliata del settore legale, si evidenzia che in due anni e mezzo, su un totale di 68 incarichi affidati a tutela del pubblico interesse del Comune di Avezzano, non arrivano a cinque quelli a favore di professionisti non operanti ad Avezzano».
«Consigliamo a Italo Cipollone di vivere meglio le attività comunali» chiosa il sindaco «e di mettere la stessa grinta per la difesa del Tribunale e delle altre istituzioni, come i Vigili del Fuoco, evitando, così, strumentali spot elettorali».
Redazione Avezzano Informa