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Morino, Ambient'Arti: "L'Aquila da ricostruire", il Non Luogo di Manuela Tedeschi

Conclusione della serata con l'esilarante spettacolo di Giobbe Covatta


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MORINO. Nella suggestiva cornice del borgo di Morino Vecchio, l’unico centro della Valle Roveto completamente abbandonato all’indomani del terremoto del 1915 e da poco riportato alla luce grazie al lavoro di tanti volontari, si è svolta la presentazione del documentario “L’Aquila, la storia da recuperare” girato per il programma di Rai Cultura “Crash-Non luoghi”.

 

Ad illustrare il suo lavoro Manuela Tedeschi, autrice del servizio insieme al gruppo "Matite spezzate", giornalista e documentarista, invitata per la manifestazione Ambient’Arti, la tre giorni di arte, cultura e territorio organizzata dalla Riserva Regionale Zompo lo Schioppo con la direzione artistica del Teatro Lanciavicchio.

 

 

«Dopo aver puntato i riflettori su Morino Vecchio è necessario iniziare a riflettere su quello che bisogna fare per il futuro perché anche il nostro non diventi un non-luogo» queste le parole con cui Giancarlo Rossetti, coordinatore del locale comitato per il centenario del terremoto, ha aperto la presentazione, ringraziando poi gli organizzatori della manifestazione, la consulta delle associazioni di Morino e l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco del centro rovetano Roberto D’Amico e dagli assessori Roberta Milanese e Roberto D’Amico.

 

 

Un documentario della durata di 56 minuti che ripercorre, a distanza di 5 anni, la vita del popolo aquilano dopo quel fatidico 6 aprile. I nuovi nuclei abitativi, il nuovo centro, i paesi abbandonati come Camarda, al quale è dedicato un intero capitolo del lavoro.

 

L'Aquila presentata come realmente è, un Non Luogo, un posto dove non c'è storia, non c'è memoria, dove non c'è neppure la città. Il cuore dell'Abruzzo ha subìto uno smembramento totale del tessuto sociale e questo è messo in risalto dal lavoro della Tedeschi.

 

 

«Stare qui oggi mi permette di continuare la ricerca iniziata e svolta su L'Aquila» ha dichiarato Manuela Tedeschi «da marsicana confermo che è stato più difficile restare indifferente all'accaduto e realizzare un lavoro che fosse oggettivo, ma è stata per me una missione. Dovevo parlare di ciò che era stato dimenticato come Camarda e molti altri paesi che, forse, non saranno più ricostruiti».

 

 

Ambient’Arti si è conclusa, nella serata di ieri, con l’esilarante spettacolo “La commediola” di Giobbe Covatta che, dopo aver divertito e fatto riflettere la numerosa platea, si è intrattenuto a scattare foto e firmare autografi.

 

 

Maria Caterina De Blasis, Claudia Cardilli


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