CANISTRO. Due importanti avvenimenti a Canistro superiore legati al centenario del terremoto del 1915. All’interno dell’ex scuola del borgo rovetano, infatti, è stata inaugurata la mostra dal titolo “Dalle macerie alla rinascita”, promossa dal Comitato Valle Roveto per il centenario del terremoto, in collaborazione con l’Associazione Culturale Petrarolo.
A presentare l’esposizione che, con un centinaio di foto, racconta non solo la distruzione del terremoto, ma anche gli anni della ricostruzione nella Valle Roveto, il sindaco Antonio Di Paolo, l’assessore alla cultura Cristiano Iodice e, per il Comitato rovetano, Mauro Rai, Maria Caterina De Blasis e l’architetto Emanuele D’Andrea. Quest’ultimo, durante il suo intervento, ha illustrato un’altra iniziativa nata in seno al Comitato: il progetto dal titolo “Quelle sacre pietre”, uno studio che coinvolge anche alcuni studenti del Liceo Artistico “Bellisario”, legato alle chiese della Valle Roveto, mentre il direttore dell’Istituzione Centenario del terremoto, Sergio Natalia, ha intrattenuto i presenti con un’interessante ricostruzione storica sul sisma che cento anni fa colpì la Marsica.
La mostra itinerante, dopo essere stata ospitata a Civitella, Morino, Grancia, Capistrello, Pescocanale e Canistro, sarà allestita anche negli altri centri della Valle Roveto.
Al termine dell’inaugurazione, poi, una toccante cerimonia ai piedi di quella che un tempo era la chiesa di San Giovanni Battista, dove il 13 gennaio 1915 morirono 40 fedeli insieme al parroco che stava celebrando la messa.
Dopo la lettura dei nomi delle vittime e l’inaugurazione della scultura e delle targhe commemorative del centenario del terremoto, è stata interrata la “Capsula del tempo”, alla presenza dell’amministrazione comunale di Canistro, del Capitano Edoardo Commandè, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tagliacozzo, del maresciallo Belmaggio della stazione di Civitella Roveto, del parroco del paese don Andrés Arias e dell’architetto Raffaello Di Domenico promotore del progetto insieme al vicesindaco Paolo Di Pietro.
La capsula, che contiene i lavori realizzati dagli alunni delle scuole di Canistro e di Civitella e i ricordi di molti cittadini del centro rovetano, verrà riaperta nel 2065, in occasione del 150esimo anniversario del sisma del 1915. (Mc.dB.)
Foto: Renzo Dosa