L’AQUILA. Una formale richiesta da parte di Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil per un confronto con la Olicar, società che gestisce i lavori di manutenzione nei presidi ospedalieri dell’Aquila e provincia. Le organizzazioni sindacali intendono infatti sapere come la società voglia andare avanti nell’appalto e se intenda procedere o meno a stabilizzare i lavoratori precari.
«Ad oggi» fanno sapere Luigi Antonetti di Filcams e Salvatore Callipo di Uiltucs «la società non solo non ha fornito risposta alla nostra richiesta di incontro, ma ha pensato bene in data 11 settembre - il giorno 12 è giorno di paga - di far pervenire tramite e-mail a tutte le organizzazioni sindacali e le rispettive Rsa di appalto la comunicazione che la Olicar, per problemi finanziari, non sarebbe in grado di pagare gli stipendi del mese di agosto 2015, dando solo un acconto di 350 euro e peraltro non garantendo nemmeno il saldo a fine mese. In questo modo la società ha evitato il confronto su una eventuale soluzione che sarebbe potuta uscire al tavolo di trattativa, non tenendo conto delle parti sindacali e mettendo in grave disagio i lavoratori».
«Come organizzazioni sindacali» proseguono «vogliamo ricordare che tutto ciò determina un fatto gravissimo in quanto molti lavoratori si spostano con i mezzi propri, e pertanto ogni giorno affrontano costi elevati per raggiungere le sedi di lavoro, dalla sede dell’Aquila per la sede di Avezzano, da Sulmona a Castel di Sangro, da Avezzano a Sulmona, e viceversa, e qualcuno viaggia anche da Teramo. La Olicar dunque dovrà dare conto di come faranno questi lavoratori, da lunedì 14 settembre, a garantire ogni giorno sicurezza e funzionalità a queste strutture, sia in termini di elettricità che di idraulica, serramentistica ed edilizia».
«Per tutto ciò» concludono Antonetti e Callipo «la Filcams-Cgil e la Uiltucs-Uil, insieme alle proprie Rsa, proclamano lo stato di agitazione sindacale, aprendo formalmente una procedura di raffreddamento e chiedendo formale convocazione alla Prefettura dell’Aquila. Inoltre ritengono necessario definire concretamente che va garantito il pagamento degli stipendi entro le date consentite e comunque non oltre il 15 ottobre e che vanno date indicazioni certe sul futuro dei lavoratori precari da stabilizzare. È evidente che se dovessimo registrare da parte della società Olicar l’indisponibilità per i punti sopra richiamati, saremo costretti ad effettuare le opportune iniziative di lotta, anche di evidenza pubblica e con possibili ripercussioni, nostro malgrado, sui servizi da effettuare e disagi anche per l’utenza».
Redazione Avezzano Informa