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Consorzio di bonifica, il Tar sospende i tre consiglieri nominati dalla Regione

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L’AQUILA. Il Tar dell’Aquila, con un’ordinanza cautelare del 9 settembre, ha accolto la richiesta di sospensione della delibera con la quale erano stati eletti i componenti della deputazione amministrativa del Consorzio di bonifica Ovest.

 

Il ricorso, fanno sapere da Confagricoltura L’Aquila, era stato anticipato dal presidente Fabrizio Lobene in quanto, nella seduta del 19 maggio scorso, in occasione dell’elezione dei componenti della deputazione amministrativa, i consiglieri di minoranza Sciarretta, Bonaldi, Angeloni e Di Pasquale, insieme al consigliere di maggioranza Salvatore Di Benedetto, contestarono il metodo elettorale, non previsto dalla legge e dallo statuto, che il presidente Di Berardino aveva fatto adottare, con il parere contrario anche del presidente del collegio sindacale.

 

«È il primo passo per ristabilire la legalità all’interno della deputazione Amministrativa» commenta Lobene. «Li avevamo avvisati a non fare forzature sulle nomine della deputazione» aggiunge «ma i consiglieri regionali hanno voluto imporre la loro linea agli agricoltori e questo è il risultato della loro arroganza. Questi politici regionali dovrebbero pensare a come tutelare gli interessi del territorio ed attuare politiche di sviluppo invece di occuparsi solo di poltrone e poltroncine - quelle del consorzio di bonifica sono pure gratuite, o quasi - da distribuire ai loro nominati».

 

L’ordinanza del Tar ha accolto il ricorso dei consiglieri Dario Bonaldi e Francesco Sciarretta, assistiti dall’avvocato Gianfranco Salutari, ed ha fissato l’udienza pubblica al 9 novembre del 2016. L’ordinanza ha sospeso i tre nominati dalla Regione Roberto Giovagnorio, Mario Mancini e Vincenzino D’Elia, mentre restano al loro posto il presidente Gino Di Berardino (Coldiretti) ed il vice, Fabrizio Malizia (Cia).

 

«Siamo consapevoli delle conseguenze di questa sentenza e auspichiamo la ripresa del dialogo tra i consiglieri eletti per evitare che continui la paralisi amministrativa. Spero che gli eletti di Cia e Coldiretti ma, soprattutto, i loro dirigenti» prosegue Lobene «abbiano compreso che forzature ed imposizioni politiche non saranno consentite, mentre sarà sempre vigile lo sguardo di Confagricoltura affinché la governance del Consorzio di Bonifica Ovest metta al centro le problematiche del settore agricoltura e non la volontà egemonica di qualche politico locale».

 

«In questi quattro mesi, infatti» conclude il presidente di Confagricoltura «le azioni dell’amministrazione si sono caratterizzate per l’assenza di iniziative come per il grande progetto dell’autorità di bacino Liri Garigliano che non è stato portato all’attenzione del Consiglio, o per la demolizione di quelle assunte dall’amministrazione precedente come la chiusura ai visitatori della galleria Torlonia e gli ostacoli frapposti ai progetti sui cunicoli di Claudio».

 

Redazione Avezzano Informa