AVEZZANO. Ho letto la notizia questa mattina aprendo il giornale e sono rimasta immobile, incredula, e senza parole per qualche minuto. Avevo saputo della sua malattia da poco ma non pensavo, e mai avrei immaginato, di non avere neanche il tempo di mangiare un'ultima pizza in sua compagnia.
Vorrei limitarmi, senza troppo entrare nei ricordi personali, a scrivere un ricordo sulla sua persona e su quanto, inevitabilmente, buona parte della comunità avezzanese sarà scossa dalla scomparsa di Franco Cozzolino.
Un grande lavoratore, un esempio per tutti coloro che possiedono attività commerciali, la dimostrazione che la dedizione al lavoro, un'attenta gestione, il sacrificio, la passione, l'impegno e la forte unione familiare possono far durare le cose in eterno, raggiungendo sempre grandi risultati.
Io credo che l'attenzione per il cliente, l'amicizia instaurata negli anni, la premura e l'educazione, nonché la più alta maestria nel proprio lavoro, siano state le armi vincenti di Franco Cozzolino e della sua grande famiglia e "squadra", e credo sia giusto oggi rendere omaggio a chi, da e per moltissimi anni, è stata ed è una delle realtà più rappresentative della nostra cittadina.
Ognuno di noi serberà dentro di sé un ricordo personale di Franco Cozzolino, io ricordo bene il suo entusiasmo nell'ultima nostra conversazione riguardo la sua nuova passione, pilotare gli aerei radiocomandati.
Una cittadina intera oggi piangerà la scomparsa di un amico, di un professionista e di una grande persona, e chiunque troverà strano rientrare nella Pizzeria Cozzolino e non trovare più Franco con il suo sorriso pronto ad accoglierti.
Mi piace pensare che abbia smesso di soffrire e soprattutto mi piace ricordarlo con la frase che molti dei suoi clienti, ormai amici di sempre, si sentivano dire continuamente: "Ricordati che un mattone di questo posto è anche il tuo!".
Grazie Franco, buon viaggio.
Claudia Cardilli