AVEZZANO. Alcuni comuni del basso Reatino resteranno senz'acqua. A deciderlo, il Consorzio Acquedottistico Marsicano che, da fornitore di acqua in sub concessione, ha mostrato il "cartellino giallo" nei confronti dell'amministrazione Zingaretti e della Regione morosa per milioni di euro.
L'avviso di riduzione della fornitura idrica, che rappresenta solo un primo passo del Cam per recuperare il corrispettivo del servizio non pagato dalla Regione Lazio, scatterà il 10 novembre quando il flusso idrico sarà ridotto del 50%.
“La scelta della riduzione della fornitura idrica, seppur con dispiacere”, recita la nota inviata alla Regione Lazio dall’amministratore delegato, ingegner Giuseppe Venturini, girata anche al Prefetto di L’Aquila e al Vice Prefetto di Rieti, “risulta l’unica strada percorribile al fine di garantire il servizio, ancorché a livelli minimi, per tutti gli utenti in gestione per quelli in sub-distribuzione alla Regione Lazio”.
L’ultimatum della società di gestione marsicana è scattato dopo l’ennesima promessa di pagamento disattesa della direzione infrastrutture –area risorse idriche laziale di saldare una tranche di 280mila euro del pesante debito accumulato nei confronti del Cam: 3milioni 800.248 euro.
Entro pochi giorni, quindi, se l’amministrazione Zingaretti non interverrà per sanare le pendenze di un servizio regolarmente fornito dal Cam, i rubinetti di nove Comuni del cicolano (Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella Salto e Camerata Nuovo) andranno in sofferenza.
Contestualmente all’attività di recupero crediti e all’individuazione delle utenze sommerse il Cam sta onorando anche i propri debiti con artigiani e piccole imprese locali per i lavori e le forniture di beni e servizi, certificato quello con i fornitori energetici e attivate le procedure per i piani di rientro con gli istituti bancari.
Redazione Avezzano Informa