È appena iniziato il 2016 ma in città i motori sono già caldi per la corsa del 2017. Sembra tanto tempo ma le elezioni amministrative per il rinnovo di sindaco e amministrazione comunale ad Avezzano fanno registrare fibrillazioni, manovre e manovrette nemmeno troppo nascoste.
Nel palazzo del Municipio, tranne il gruppo di Partecipazione Popolare e qualche volenteroso signore, non esiste opposizione all’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Di Pangrazio che vinse le elezioni con il proposito di abbattere gli steccati.
Gli steccati ideologici saranno pure anacronistici e opporsi tanto per farlo lascia il tempo che trova. Però vogliamo ricordare a tutti i consiglieri comunali di Avezzano che il nostro vivere insieme dovrebbe essere guidato e regolato da persone che dentro l’aula designata si scontrano, anche aspramente, ognuno nel ruolo assegnatogli dagli elettori. Chi vince governa, chi perde fa opposizione nei limiti del possibile costruttiva. Fatta salva la facoltà di poter cambiare idea, stracciare il patto con gli elettori e passare con disinvoltura nell’altro campo è un esercizio che può essere chiamato in molti modi.
Nel discorso di fine anno per gli auguri agli italiani il Presidente della Repubblica è andato dritto al punto. Sergio Mattarella non ha avuto nessuna remora a dire quello che tutti gli italiani pensano: «Il lavoro manca ancora a troppi giovani». E noi ci permettiamo di aggiungere che il lavoro manca o non è sufficiente anche per molti non più giovani.
Nella città che doveva diventare il capoluogo della Marsica, di politica se ne vede molto poca e gli attori politici vivono di sola tattica. La strategia per mettere in campo interventi di breve, medio e lungo periodo non è nemmeno mai stata abbozzata. Dal canto loro, i nostri rappresentanti alla Regione sembrano essi stessi immersi nella tattica pura, impegnati più a raccogliere le briciole che ogni tanto il Governatore lascia cadere dal tavolo “oltregransasso”, che a promuovere e finanziare interventi strutturali capaci di invertire la tendenza negativa nel nostro territorio.
Allora un invito tra il preoccupato e l’arrabbiato al sindaco di Avezzano, alla sua maggioranza blindata e bulgara e a tutti i consiglieri regionali marsicani vogliamo farlo: le campagne elettorali in servizio permanente non scaldano né cuore né stomaco di troppe persone che ogni giorno hanno ben altro a cui pensare.
Per i manifesti c’è tempo, adesso c’è bisogno di lavoro cari miei. Solo lavoro.
Direttore
Foto di Daniele Mari Click