AVEZZANO. Tre anni consecutivi di vagiti in aumento, l’ospedale di Avezzano è la ‘culla’ della rinascita a fronte di un tasso di natalità che, in Abruzzo e in Italia, da parecchi anni ha ormai valori minimi.
Bilancio in positivo per il reparto di ostetricia che, su cui ogni anno, continua a verbalizzare un fenomeno in controtendenza nel panorama nazionale.
Nel 2015 il reparto ha chiuso con 1.168 parti (1.180 nati effettivi se si tien conto dei parti gemellari), 119 in più del 2014 e addirittura 148 rispetto al 2013.
L’ultimo nato del 2015 è arrivato alle ore 15.30 del 31 dicembre scorso (genitori marsicani) salutato dall’ideale brindisi del reparto.
La lettura dei dati complessivi ridisegna anche la mappa delle etnie dei genitori dei bebé, facendo registrare un elemento nuovo anche se numericamente esiguo: 11 parti di donne cinesi che danno così un piccolo tratto da occhi a mandorla a ostetricia.
Ben più alti sono i numeri dei bebé generati da coppie straniere che, nel 2015, hanno toccato quota 210 rispetto ai complessivi 1180 nati.
Nella variegata ‘geografia’ della culla va poi quantificato il vagito ‘misto’, cioè i figli frutto di coppia composta generalmente da papà marsicano (o, in misura minore, di Regioni vicine) e mamma straniera. Questa quota di nascite vale il 4%, quindi 46 parti nel 2015.
In totale, le coppie totalmente e parzialmente straniere hanno contribuito all’impennata della culla con 256 neonati dei 1.180 complessivi. Il resto delle nascite dell’anno appena trascorso, vale a dire 912, sono il prodotto di genitori del territorio marsicano e non. Infatti ostetricia, per la qualità delle prestazioni offerte, continua a fare ‘marketing’ al di fuori della Marsica. L’afflusso dal Frusinate, già significativo negli anni scorsi, si è ulteriormente ampliato: da Sora, Val di Comino e Comuni come Arpino e altri, è sempre più intenso l’approdo ad Avezzano di donne che scelgono di compiere l’ultimo atto della gestazione all’ospedale marsicano.
“L’arrivo di utenti da fuori regione”, dichiara Giuseppe Ruggeri, primario di Ostetricia, “è motivo di soddisfazione perché se ci scelgono vuol dire che offriamo servizi all’altezza. Più in generale, invece, il continuo incremento di parti nel nostro reparto, in un fase storica in cui quasi ovunque c’è una flessione netta della natalità, è per noi un motivo di soddisfazione personale e un riconoscimento dell’ottima reputazione professionale del nostro reparto”.
Redazione Avezzano Informa