Il segretario del Partito Democratico celanese, Calvino Cotturone, interviene sulla vicenda della discarica abusiva in località San Marcello prendendo atto dell’iniziativa del Sindaco Settimio Santilli ad accogliere la richiesta avanzata dai consiglieri di minoranza Evelina Torrelli e Graziella Cantelmi a convocare un Consiglio Comunale dove si chiarisca la vicenda sul sequestro della discarica.
Cotturone quindi sgombera le scarpe dai sassolini chiamando in causa il sindaco e l’ex primo cittadino, Filippo Piccone: «Invitiamo il Sindaco e l’Amministrazione a mettere a disposizione di tutto il Consiglio Comunale gli atti inerenti le attività di bonifica della discarica e delle attività di monitoraggio delle aree limitrofe avvenute negli ultimi anni. Solo con la visione dei documenti ufficiali, da parte dei consiglieri comunali, si può evitare qualsiasi tipo di “strumentalizzazione” a carico della nostra Città ed evitare che si svolga un consiglio di sola passerella mediatica.
Una domanda però devo farla: ma di quali strumentalizzazioni stiamo parlando? La nostra città è finita in cronaca nazionale per un problema ambientale che si trascina da anni e non per colpa dell’opposizione. Noi non tollereremo mai speculazioni a danno della salute dei cittadini.
Non conosco la gravità della situazione e spero che non sia così grave come viene rappresentata dai media. Resta il fatto che se l’amministrazione comunale, e in particolare l’ex Sindaco Filippo Piccone e l’ex assessore all’ambiente Settimio Santilli, avessero fatto il loro dovere, ripulendo quell’area, continuando e completando l’opera di bonifica dell’ultima amministrazione di centro sinistra, oggi Celano, la sua economia agricola e turistica non subirebbero la gogna mediatica.
Invece, i danni ambientali e di immagine sono incalcolabili e i responsabili sono noti. Credo siano evidenti inoltre i ritardi degli organi di controllo comunali che conoscono quella situazione già da diversi anni. Non è tollerabile che si continui a fare il gioco delle tre carte sulla pelle dei cittadini.
Visitando quei posti chiunque si rende conto che l’area è completamente abbandonata a se stessa. Se il Sindaco vuole sviare l’attenzione sulle sue responsabilità si sbaglia di grosso.
Voglio inoltre evidenziare che l’inerzia di questa amministrazione è visibile a tutti semplicemente guardandosi intorno. I rifiuti urbani e di attività artigianali vengono abitualmente abbandonati lungo i fossi e le strade di campagna. Basta farsi una passeggiata lungo il rio Santa Jona in località Santa Cecilia, ma anche in pieno centro storico. Questo è un altro grave danno all’immagine di Celano.
Viene da chiedersi “Ma esiste un controllo del territorio e un’azione di prevenzione e repressione oppure si pensa di amministrare scaldando la sedia in comune?” Spero che nel prossimo Consiglio Comunale ci sia il tempo per visionare documenti sull’attività svolta per controllare, scoprire e ripulire anche altre zone di Celano, prima che anche lì intervengano, tra qualche anno, i NOE».
Redazione Avezzanoinforma