Con la giornata odierna, che sancisce la fine della stagione invernale meteorologica e l'inizio della Primavera meteorologica, considerando soprattutto i dati emessi dalle stazioni meteorologiche nazionali, non solo in Europa ma anche in Italia, possiamo confermare e inserire tale Inverno, all'interno della lista di uno dei più miti dal 1850, ossia dall'anno nel quale sono iniziate le osservazioni meteorologiche. I dati o i parametri meteorologici registrati, infatti, indicano un mese di Dicembre completamente siccitoso, ove, per via della persistenza delle aree di alta pressione sul bacino del Mediterraneo, complici del ristagno d'aria fredda e umida nei bassi strati e delle nebbie continue nelle valli e nelle pianure (inversione termica e assenza di rimescolamento), non è stata esente anche l'eccessiva quantità di PM10 presente nell'aria, specie nei grandi centri urbani, in prossimità dei quali ha superato i 50 microgrammi al metro cubo. Nonostante alcune parentesi invernali e autunnali abbiano interessato in parte il mese di Gennaio, nonché un mese di Febbraio molto piovoso e dalle caratteristiche novembrine, l'Inverno 2016, ripeto, si chiude rappresentando una stagione meteorologica ove è persistita un'alternanza tra fasi più fredde e piovose, a tratti nevose in montagna, sulle quali hanno prevalso periodi particolarmente siccitosi. Ebbene, in tale giornata (1 Marzo), è entrata la Primavera meteorologica che, secondo le mie ipotesi, potrebbe risultare particolarmente instabile e quindi consenziente nel rispettare le sue caratteristiche, ove non mancherebbero irruzioni d'aria fredda tipiche della fine dell'Inverno, che si alternerebbero a fasi meno perturbate e molto miti. Dal punto di vista astronomico, invece, quest'anno, il 20 Marzo, entrerà la Primavera astronomica.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Riccardo Cicchetti