«I numeri sono da brivido, il Governo non sottovaluti il fenomeno». Enza Blundo, senatrice abruzzese del M5S, va a mettere il dito su una questione che è sotto i nostri occhi tutti i giorni ma che ci sforziamo di non voler vedere: «Sul fenomeno dei minori scomparsi in Italia, dai 1.754 del 2012 ai 6.135 del 2015, vediamo un balzo in avanti che è strettamente connesso al fenomeno migratorio, con gli sbarchi che portano sulle nostre coste migliaia di bambini che poi spariscono nel nulla. A confermarci questi numeri è lo stesso Governo, per bocca del sottosegretario Manzione ascoltato dalla Commissione per l'Infanzia e l'adolescenza. Il Governo non resti con le mani in mano e si attivi per porre un freno a questo fenomeno».
Enza Blundo è un’insegnante di scuola primaria e conosce bene il mondo dell’infanzia ma il suo intervento è importante per la carica che ricopre all’interno del Senato, quella di vice presidente della Commissione per l'Infanzia e l'Adolescenza: «Le misure da mettere in campo sono numerose, a partire da un rafforzamento di soluzioni come l'affidamento dei minori alle famiglie piuttosto che alle strutture. E poi bisogna lavorare sul problema della crisi migratoria: molti bambini che sbarcano in Italia, scompaiono proprio nel tentativo di raggiungere amici e parenti che vivono in altri Paesi europei. Un superamento del Regolamento Dublino 3 permetterebbe un'equa distribuzione dei migranti su tutto il territorio europeo, condizione essenziale questa per arginare il fenomeno della scomparsa di minori».
Come se non bastasse, Blundo lancia l’allarme per la difesa dei bambini in relazione a un altro gravissimo fenomeno: «Quello della tratta degli organi come ha denunciato la stessa giornalista Cecile Gentile nel corso di un convegno in Senato. È positiva l'intenzione di mettere in rete il lavoro e le informazioni delle varie autorità che operano in questo campo, ma occorre approfondire questo tema su cui ancora oggi si sa pochissimo ed è grave sottovalutare il grave pericolo che corrono i bambini indifesi».
Un tema quello di migranti, profughi e rifugiati che rischia di diventare insostenibile non tanto per problemi di pura logistica ma soprattutto per le nostre coscienze di esseri umani. Il pericolo è che a forza di girare la testa dall’altra parte rischiamo di ritrovarcela svitata tra le mani.
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