AVEZZANO. «Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e non sono state eseguite perquisizioni nel Comune di Cerchio» questo è quanto ha fatto sapere Gianfranco Tedeschi, sindaco del centro marsicano, che risulterebbe indagato dalla procura della Repubblica di Avezzano, insieme ad altre 24 persone.
Le ipotesi di reato che riguardano anche altri amministratori del territorio vanno dalla corruzione all’associazione per delinquere, dalla turbativa d’asta, alla falsità materiale e ideologica, nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti in materia di illuminazione pubblica.
«Ho appreso dai giornali online di un procedimento che mi coinvolge come sindaco di Cerchio in merito ad un procedimento penale per diverse ipotesi di reato. Voglio precisare» spiega Tedeschi «che il Comune di Cerchio non ha mai avuto nessun rapporto con le attività rappresentate dai giornali. Per cui come amministratore pubblico posso affermare che non ho mai avuto a che fare con i fatti in questione».
Gli altri indagati nell’inchiesta sono: Mario Aureli, Luigi Babusci, Andrea Bianchi, Maurizio Bianchini, Fabio Buccitti, Mauro Contestabile, Federico D’Aulerio, Gianluca Giuseppe Del Corvo, Martorano Di Cesare, Francesco Di Stefano, Luca Dominici, Giampiero Gualtieri, Carmine La Stella, Luca Manzoni , Danilo Paolini, Guido Pignacci, Mario Quaglieri, Angelo Salucci, Roberto Salvi, Mariano Santomaggio, Claudio Tonelli, Paolo Venditti e Angelo Capogna. Proprio quest’ultimo, legale della società Saridue Srl, avrebbe raccontato ai Pm di Avezzano Maurizio Maria Cerrato e Roberto Savelli di aver pagato delle tangenti agli amministratori marsicani coinvolti nella vicenda e ad alcuni loro intermediari per aggiudicarsi gli appalti con delle gare truccate.
«Ad ogni buon conto» conclude sereno Tedeschi «rimango fermamente convinto che l’avviso di garanzia è uno strumento a tutela anche della parte indagata per cui come già in passato sono assolutamente certo verrà tutto chiarito».
Redazione Avezzano Informa